"Vettura vincente non si cambia". Questo avranno pensato i tecnici Ferrari, guidati da Mauro Forghieri, quando nel 1977 ripropongono la medesima vettura già schierata in pista nella stagione precedente. La Ferrari 312 T2 '77 si presenta comunque con importanti modifiche come l'allargamento della carreggiata, la modifica della carrozzeria nei pressi delle ruote posteriori e il ridimensionamento delle prese d'aria di fianco all'abitacolo, sempre con forma NACA, e soprattutto la zona che copre il rollbar che ora si presenta molto più rastremata e tondeggiante.
FERRARI 312 T2 '77, Niki Lauda
Monza, GP d'Italia 1977
Durante la stagione vengono apportate molte modifiche aerodinamiche, soprattutto provando diversi profili alari sia all'anteriore che al posteriore, per migliorare il rendimento degli pneumatici Goodyear. La casa americana infatti nel '77 introduce mescole sempre più dure e resistenti per far fronte ai carichi laterali crescenti forniti dalle nuove generazioni di vetture, in particolar modo la Lotus '78 ad “effetto suolo”. Per tutta la stagione infatti la 312 T2 fatica a portare in temperatura le gomme, motivo per cui anche le sospensioni posteriori vengono leggermente riviste e alleggerite. Viene aggiornato anche il motore, sempre il Tipo 15 da 2991,80 cc V12 a 180°, ora in grado di erogare 512 cavalli, e vengono poi modificati gli sfoghi dell'aria calda, laterali alle pance. Per la prima volta compare sulle monoposto di Maranello il logo della casa automobilistica Fiat, da molti anni partner tecnico ed ora entrata pesantemente nell'azionariato Ferrari.
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FERRARI 312 T2 '77, Niki Lauda Montecarlo, GP di Monaco 1977 |
Per la stagione '77 viene confermato l'austriaco Niki Lauda, mentre l'elvetico Clay Regazzoni lascia La Scuderia e al suo posto viene chiamato l'argentino Carlos Reutemann, già ingaggiato nella stagione precedente per sostituire Lauda dopo l'incidente avvenuto al Nürburgring. Proprio per questo motivo si erano incrinati i rapporti tra Lauda ed Enzo Ferrari, accusato dal pilota di aver subito pensato al suo sostituto, dando per finita la sua carriera. Lauda in questa stagione è meno vincente ma più costante ottenendo solo 3 vittorie ma una serie continua di piazzamenti che lo portano a conquistare il titolo con 2 gare di anticipo. Subito dopo la conquista del Campionato Mondiale Piloti, Niki Lauda lascia la Scuderia Ferrari, ancora ferito nel profondo dalle decisioni prese da Enzo Ferrari nei giorni successivi al suo tragico incidente del 1976. Voci vicine all'ambiente di Maranello dicono che prima della partenza, Lauda lancia una sfida al Commendatore Ferrari su chi per primo conquisterà il prossimo titolo mondiale.
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FERRARI 312 T2 '77, Carlos Reutemann Monza, GP d'Italia 1977 |
Per rimpiazzare definitivamente il Campione del Mondo austriaco, Ferrari ingaggia un giovane di buone speranze anche se completamente privo di esperienza, il canadese Gilles Villeneuve. Proprio il giovane canadese alla sua seconda gara con la monoposto di Maranello, sul circuito giapponese del Fuji, è protagonista di una rovinosa uscita di pista che provoca due morti, peraltro situati in una posizione vietata al pubblico. Anche la seconda guida della scuderia, Carlos Reutemann, contribuisce con una vittoria e tre piazzamenti alla conquista del Mondiale Costruttori, il quinto della sua storia.
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FERRARI 312 T2 '77, Gilles Villeneuve Mosport, GP del Canada 1977 |
Come già sperimentato da altre squadre nei primi anni '70 anche la Ferrari utilizza una versione sperimentale della 312 T2, denominata Ferrari 312 T6, sulla quale vengono montate al posteriore due ruote gemellate su ogni lato al posto delle classiche e gigantesche ruote da 520 mm su cerchi da 13”, per ridurre la sezione frontale e la flessione laterale tipica delle “ruotone” utilizzate normalmente sull'asse posteriore. La monoposto viene testata sia da Lauda che da Reutemann ma non rispettando i limiti massimi di carreggiata ammessi dal regolamento non può essere utilizzata in gare ufficiali e il progetto viene accantonato.
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