Alla fine della stagione 1977, Niki Lauda lascia la Scuderia Ferrari in contrasto con il "patron" Enzo Ferrari. Si vocifera che tra i due fosse nata una sorta di scommessa su chi sarebbe riuscito per primo a conquistare un altro titolo mondiale. Lauda si trasferisce alla Brabham, mentre Enzo Ferrari punta immediatamente sul giovane talento canadese Gilles Villeneuve, ingaggiandolo per le ultime due gare della stagione '77 e confermandolo come seconda guida per il 1978, al fianco dell'argentino Carlos Reutemann.
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FERRARI 312 T3, Gilles Villeneuve Jarama, GP di Spagna 1978 |
Nonostante l’avvento delle vetture a effetto suolo come la rivoluzionaria Lotus 79, la Ferrari rimane fedele alla configurazione tradizionale con fondo piatto. Questo perché la conformazione del motore Ferrari, un V12 Boxer, non permette di integrare scivoli estrattori posteriori efficienti, a differenza del più compatto V8 Ford utilizzato da Lotus. Per la stagione 1978, l'ingegnere Mauro Forghieri sviluppa ulteriormente il progetto 312 T, dando vita alla Ferrari 312 T3, evoluzione della T2 delle stagioni precedenti.
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FERRARI 312 T3, Carlos Reutemann Montecarlo, GP di Monaco 1978 |
Un cambiamento significativo riguarda la fornitura degli pneumatici: Ferrari abbandona la Goodyear per passare alla Michelin, che introduce la tecnologia dei pneumatici radiali. Questa soluzione garantisce un'impronta a terra del battistrada maggiore rispetto agli pneumatici convenzionali, obbligando gli ingegneri di Maranello a modificare la geometria delle sospensioni e la rigidità del telaio. Anche l’aerodinamica subisce migliorie: il musetto viene allungato, l'ala anteriore ampliata, il corpo vettura abbassato con i radiatori posizionati più arretrati e l’alettone posteriore rialzato per migliorare il flusso d’aria.
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FERRARI 312 T3, Gilles Villeneuve Montecarlo, GP di Monaco 1978 |
Nella prima parte della stagione, la Ferrari 312 T3 di Reutemann riesce a tenere testa alle Lotus 79, mentre per Villeneuve le prime gare sulla rossa di Maranello sono da dimenticare, con tre ritiri consecutivi tutti dovuti a rotture meccaniche per l'irruenza di guida del giovane pilota canadese. Dal Gran Premio del Belgio in poi la superiorità della vettura di Colin Chapman diventa schiacciante, relegando la Ferrari a un ruolo secondario. Gli sforzi di Mauro Forghieri vengono quindi indirizzati sulla progettazione della futura 312 T4, la prima Ferrari a effetto suolo. Solo nel finale di stagione, complice la tragica scomparsa di Ronnie Peterson a Monza e la vittoria anticipata del titolo da parte di Mario Andretti, la Ferrari riesce a conquistare due successi: Carlos Reutemann trionfa a Watkins Glen negli Stati Uniti e Gilles Villeneuve ottiene la sua prima vittoria in carriera davanti al pubblico di casa, nel Gran Premio del Canada a Montréal.
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FERRARI 312 T3, Carlos Reutemann Long Beach, GP USA Ovest 1978 |
Nel complesso, la Ferrari 312 T3 ottiene quattro vittorie, concludendo il Campionato Costruttori al secondo posto. Carlos Reutemann chiude terzo nella classifica piloti, dietro ai dominatori della Lotus 79. In totale, vengono prodotti cinque esemplari della 312 T3, uno dei quali viene utilizzato nel 1979 da Villeneuve per testare un innovativo cambio semiautomatico progettato da Forghieri. Questo sistema, antesignano delle moderne trasmissioni sequenziali, prevede due pulsanti sul volante per il cambio marcia, eliminando la classica leva e il pedale della frizione. Nonostante i buoni riscontri nei test a Fiorano, con oltre 100 giri completati senza problemi, il progetto viene accantonato per la scarsa convinzione del pilota canadese.
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