Gli straordinari risultati ottenuti dalla rivoluzionaria “wing-car” Lotus 79 spingono l'Ing. Mauro Forghieri ad utilizzare analoghe scelte tecniche per la monoposto della stagione 1979. Nasce così la Ferrari 312 T4, quarta evoluzione della gloriosa serie 312 T e prima monoposto Ferrari ad utilizzare il fondo con i condotti Venturi per ottenere l'effetto suolo. La nuova vettura è caratterizzata da forme spigolose e disarmoniche, che non destano certo particolare ammirazione tra i tifosi. È considerata infatti una delle Ferrari meno attraenti che abbiano mai corso in Formula Uno ma rivela allo stesso tempo un aerodinamica estremamente curata ed avanzata.
![]() |
FERRARI 312 T4, Gilles Villeneuve Zandvoort, GP d'Olanda 1979 |
La quasi totale assenza di prese d'aria sulla carrozzeria lascia infatti intuire quanti sforzi siano stati fatti per concentrarsi sullo studio dei flussi aerodinamici interni alle fiancate, al pari di quelli tra scocca e terreno. L'utilizzo del motore Ferrari Tipo 15 V12 a 180° potente e affidabile, oltre che dotato di un baricentro molto basso grazie alla configurazione boxer e al cambio trasversale, non permette infatti di creare i classici scivoli estrattori posteriori al pari delle monoposto dotate del V8 Ford-Cosworth. Per generare depressione sotto la vettura, Forghieri preferisce allungare le pance laterali il più possibile verso il musetto fino quasi in corrispondenza dell'ala anteriore, studiando la conformazione aerodinamica nella galleria del vento Pininfarina.
FERRARI 312 T4, Jody Scheckter
Monza, GP d'Italia 1979
Nonostante la 312 T4 paghi, a livello aerodinamico, un handicap non indifferente rispetto alle migliori “wing-car” concorrenti, si dimostra comunque molto competitiva grazie anche alle innovative sospensioni “in-board” studiate sempre dal geniale Ingegnere Mauro Forghieri. Le innovative sospensioni permettono agli pneumatici radiali Michelin di funzionare al meglio. Il gruppo molla-ammortizzatore anteriore viene infatti posizionato in posizione verticale internamente al telaio mentre quello posteriore è posizionato all'interno della scatola del cambio.
FERRARI 312 T4, Gilles Villeneuve
Montecarlo, GP di Monaco 1979
Per la stagione 1979 viene confermato il canadese Gilles Villeneuve mentre al posto di Carlos Reutemann arriva il sudafricano Jody Scheckter, reduce da un'ottima stagione '78 al volante della Wolf. Dopo le prime due gare corse con la 312 T3, dalla terza gara stagionale debutta la nuova 312 T4 che coglie subito due doppiette, a Kyalami e a Long Beach, con Villeneuve davanti a Scheckter. Nonostante l'handicap degli scivoli posteriori limitati dal boxer, la T4 è straordinariamente competitiva e nel proseguimento di stagione la maggiore continuità di piazzamenti di Jody Scheckter gli consentono di conquistare il titolo piloti con 53 punti, davanti al compagno di squadra Gilles Villeneuve che di punti ne conquista 47.
Gilles Villeneuve e René Arnoux
Dijon-Prenois, GP di Francia 1979
La scuderia Ferrari conquista anche per la sesta volta il Campionato Costruttori con 113 punti. La 312 T4 ottiene 6 vittorie e 7 secondi posti in 13 gare, diventando così una delle monoposto più vincenti della Scuderia del Cavallino. Con la T4 Gilles Villeneuve è protagonista dell'epico duello con la Renault RS10 di Renè Arnoux sul circuito di Dijon-Prenois, oltre che del famoso giro su 3 ruote effettuato sul circuito di Zandvoort.
Commenti
Posta un commento