MARCH 751 Ford Cosworth DFV

   Nel 1969 a Bicester, nell'Oxfordshire, Max Mosley, Alan Rees, Graham Coaker e Robin Herd danno vita alla March Engineering. Il nome March è un acronimo delle loro iniziali e ognuno di loro aveva un'area di competenza specifica: Mosley si occupava del lato commerciale, Rees gestiva il team di corse, Coaker supervisionava la produzione delle vetture e Herd era il progettista. Lo scopo dell'azienda è di costruire monoposto di Formula 3 da vendere a team privati per prendere parte alla categoria molto in voga all'epoca nel Regno Unito. Visto l'immediato successo ottenuto già nel 1970 si passa alla produzione di vetture sempre più prestazionali, iniziando dalle Formula 2 per poi passare alla Formula 1, con la prima monoposto per la massima serie, la 701.

MARCH 751, Vittorio Brambila
Monza, GP d'Italia 1975

   La March è continuamente dominata dal conflitto tra la necessità di sviluppo e test costanti, per rimanere al top della competitività in F1, e la necessità di costruire auto semplici e affidabili per i clienti al fine di ottenere un profitto. Nei primi anni '70 i team e i piloti che hanno utilizzato le monoposto uscite dalla fabbrica di Bicester si contano a decine e alcuni con nomi altisonanti (Tyrrell, Penske, Hesketh e tra i piloti Lauda, Peterson, Amon, Pescarolo e Hunt solo per citarne alcuni), ma col passare degli anni e il susseguirsi dei modelli, le March perdono sempre più competitività per diventare semplicemente monoposto economiche e affidabili.

MARCH 751, Lella Lombardi
Montjuïc, GP di Spagna 1975

   Per la stagione 1975 il team inglese March Engineering porta in pista il modello 751 ma, visto il basso budget e la cronica mancanza di liquidità del team inglese, la vettura non è niente meno che una leggera rivisitazione della precedente 741. Anche la 751 è progettata da Robin Herd con un telaio in monoscocca di alluminio sul quale viene montato il classico Ford Cosworth DFV V8 da 2993cc abbinato al cambio Hewland DG 400. Rispetto alla precedente 741 il telaio è più leggero e rigido mentre esteticamente la vettura si presenta ancora con il grosso alettone anteriore a spazzaneve, fiancate basse e corte alla fine delle quali si trovano, longitudinalmente alla vettura, le masse radianti. Sopra la testa del pilota si trova il grande e squadrato airscope che serve per fornire aria al motore. In occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, corso nel 1975 sul circuito di Silverstone, viene allestita una versione speciale della 751, provvista di una sorta di estrattore posteriore a sbalzo per creare una maggiore deportanza, soluzione poi scartata per gli ingombri eccessivi.

MARCH 751, Vittorio Brambila
Silverstone, GP di Gran Bretagna 1975

   Il team March nella stagione 1975 ha due main sponsor: la Beta che sponsorizza la monoposto di Vittorio Brambilla e la Lavazza per la vettura di di Lella Lombardi. Nelle ultime cinque gare stagionali la monoposto numero 10 viene pilotata da Hans Joachim Stuck mentre per la Lombardi viene allestita una terza 751 che scende in pista con il numero 29.

MARCH 751, Hans-Joachim Stuck
Watkins Glen, GP degli Stati Uniti 1975

   Con la 751 Vittorio Brambilla ottiene nel 1975 l'unica vittoria della sua carriera, in Austria sul circuito austriaco di Zeltweg sotto il diluvio, mentre Lella Lombardi diventa la prima donna a conquistare punti nel mondiale di Formula 1. Ironia della sorte, per i due italiani, in entrambi i Gran Premi vengono assegnati solo la metà dei punti per l'interruzione anticipata delle gare e quindi a fine stagione la March conquista solo 7,5 punti che le permettono comunque di ottenere l'ottavo posto in classifica costruttori. Durante la stagione '75 una March 751 viene venduta al Team americano Penske, per poter concludere la stagione dopo averla cominciata con la vettura Penske PC1, e viene affidata al pilota titolare del team, l'americano Mark Donhue. 

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