Il patron della scuderia tedesca ATS, Günter Schmid, per affrontare la stagione 1979 cambia ancora lo staff tecnico del proprio team, non soddisfatto dei risultati ottenuti fino ad ora. Il direttore tecnico John Gentry viene affiancato dal capo designer italiano Giacomo Caliri, specialista in aerodinamica oltre che uno dei nomi più in vista della tecnica automobilistica dell'epoca, reduce da oltre un decennio di lavoro in Ferrari con Mauro Forghieri e titolare dello studio Fly di Modena che aveva già collaborato con la Fittipaldi Automotive e l'Autodelta. Visto il poco tempo a disposizione dei due, dalla loro collaborazione nasce la ATS D2, una semplice evoluzione della monoposto della precedente stagione riveduta e modificata per migliorare l'efficacia in tema di effetto suolo.
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ATS D2, Hans-Joachim Stuck Long Beach, GP USA Ovest 1979 |
Telaio in monoscocca di alluminio, motore V8 Ford-Cosworth e cambio Hewland FGA 400 a cinque marce rimangono immutati, mentre cresce leggermente il passo fino ai 2731 mm con l'obbiettivo di aumentare la lunghezza dei canali Venturi. Cambia ovviamente la forma delle fiancate che diventano squadrate e lunghe, tipiche delle wing-cars, ma di conseguenza cresce anche il peso della monoposto, limitando ulteriormente le prestazioni della vettura che restano decisamente limitate.
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ATS D2, Hans-Joachim Stuck Montecarlo, GP di Monaco 1979 |
L'unico pilota del team è il confermato Hans-Joachim Stuck, che nelle prime dieci gare stagionali vede solo per due volte il traguardo, con l'ottavo posto ottenuto nel Gran Premio del Belgio come miglior risultato. Le non brillanti prestazioni della monoposto suggerisco l'ennesimo ribaltone tecnico al vulcanico Schmidt che licenzia Gentry per chiamare alla sua corte l'ex capo tecnico del team Hesketh Nigel Stroud, il terzo progettista ingaggiato dalla ATS in due stagioni e mezzo.
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ATS D2, Hans-Joachim Stuck Silverstone, GP di Gran Bretagna 1979 |
Stroud viene affiancato nel suo lavoro dall'ingegnere aerodinamico Kurt Chabek che aveva lavorato per il team di Willi Khausen. I due rivedono ulteriormente la monoposto dando vita ad una nuova versione della monoposto che dovrebbe finalmente superare i limiti della precedente creatura della coppia Gentry-Caliri. Vengono abbandonate le forme spigolose tipiche delle monoposto di Gentry ma soprattutto viene ridisegnata la sospensione anteriore per migliorare la tenuta di strada e rivista la fluidodinamica dei flussi d'aria nel corpo vettura per creare una maggiore deportanza.
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ATS D2, Hans-Joachim Stuck Hockenheimring, GP di Germania 1979 |
La prima versione della nuova D3, che comunque mantiene il telaio della D2, vede la pista nelle ultime cinque gare del campionato '79 e i risultati ottenuti sono sensibilmente migliori. Dopo alcuni buoni piazzamenti in griglia che portarono la ATS dal fondo gruppo al centro dello schieramento, Stuck riesce a chiudere la stagione con un ottimo quinto posto a Watkins Glen, portando i primi 2 punti iridati al team tedesco che chiude la stagione all'undicesimo posto nella classifica costruttori.
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