I continui successi nelle categorie sport prototipi dell'Autodelta, un distaccamento dell'Alfa Romeo diretto da Carlo Chiti e finalizzato a produrre vetture da corsa, convincono i vertici della casa del biscione a tentare un ingresso in Formula 1, inizialmente come produttore di motori. La ricerca da parte di Bernie Ecclestone, proprietario della Brabham, di un motore più prestazionale del V8 Ford-Cosworth che possa reggere il confronto con il V12 della Ferrari, portano il team inglese di Chessington, nel Surrey, a rivolgersi proprio alla casa milanese e così, nel dicembre del 1974, nasce un primo accordo di collaborazione tra l'Autodelta-Alfa Corse e la Brabham.
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BRABHAM BT45, Carlos Pace Silverstone, GP di Gran Bretagna 1976 |
Nonostante le belle parole e gli annunci stampa però, fin da subito, tra italiani ed inglesi non corre buon sangue. Le intenzioni dell’Alfa Romeo sono quelle di una vera partnership tecnica e sportiva mentre Bernie Ecclestone, manager e grande manipolatore, nonostante i contratti firmati e le roboanti dichiarazioni stampa, sin dall’inizio, in pratica considera la fabbrica milanese come una semplice fornitrice di parti meccaniche. Il fidato tecnico di Ecclestone, Gordon Murray, inizia a progettare la nuova BT45, la prima Brabham realizzata per adottare il motore Tipo 115.12, un 12 cilindri a V di 180° (tipo boxer) dell’Alfa Romeo, capace di erogare 500 cv di potenza, accoppiato ad un cambio Hewland/Brabham a sei marce. Il telaio è una monoscocca in alluminio con le sospensioni a doppi bracci trasversali con configurazione pull-rod, molle elicoidali e barre stabilizzatrici, la monoposto mantiene le prese d’aria anteriori sul muso a spazzaneve, come sulle precedenti Brabham, ma si presenta con fiancate più ampie e orizzontali, viste la maggiori dimensioni laterali del V12 italiano rispetto al più piccolo e leggero V8 inglese che permetteva di dare alla precedente BT44 la classica forma a cuneo.
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BRABHAM BT45, Carlos Pace Montecarlo, GP di Monaco 1976 |
Le prese d’aria per l’alimentazione del motore vengono posizionate lateralmente allo stesso e cambiano continuamente forma e posizione durante tutta la stagione. Le superfici radianti, di maggiori dimensioni, sono ancora nel musetto a spazzaneve anche se in più occasioni viene provata una nuova collocazione davanti alle ruote posteriori. Le continue modifiche per trovare la giusta soluzione che possa risolvere i problemi di raffreddamento del V12 Alfa Romeo, che sviluppa molto più calore del precedente V8 Ford, durante la stagione danno alla monoposto forme sempre leggermente diverse, soprattutto al posteriore.
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BRABHAM BT45, Carlos Pace Jarama, GP di Spagna 1976 |
Il debutto della nuova monoposto avviene nell'ottobre del 1975 quando la BT45 viene svelata alla stampa sulla pista di proprietà dell'Alfa Romeo di Balocco, vicino a Milano. I numerosi giornalisti italiani presenti hanno però una serie di sorprese, con la vettura molto bella ma dipinta del bianco Brabham invece che del rosso Alfa Romeo, e con la conferma dei due piloti già in squadra nel '75, il brasiliano Carlos Pace e l'argentino Carlos Reutemann, senza l'inserimento in squadra di un pilota italiano, primo tra tutti Arturo Merzario dato per certo, dalla stampa italiana, come seconda guida del team inglese. La monoposto, finalmente dipinta del rosso Alfa Romeo e con lo sponsor Martini, debutta alla terza gara del campionato 1976, in Brasile, ma fin dagli inizi soffre di carenza di messa a punto soprattutto per i problemi che riguardano il peso del motore e la collocazione dei serbatoi che devono contenere più benzina rispetto agli avversari.
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BRABHAM BT45, Larry Perkins Mosport Park, GP del Canada 1976 |
Anche la mancanza di affidabilità del V12 italiano, nato per le gare Sport Prototipi dove i propulsori sono meno esasperati, diventa un problema non da poco tanto che in questa prima stagione le BT45 ottengono solo 3 quarti posti in gara, totalizzando 9 punti che permettono alla scuderia di Ecclestone di finire la stagione '76 al nono posto della classifica costruttori. Dal Gran Premio d'Italia a Monza Carlos Reutemann viene ingaggiato dalla Ferrari e il suo posto in Brabham viene preso, per la gara italiana, dal tedesco Rolf Stommelen e successivamente dall'australiano Larry Perkins che guida la BT45 fino a fine stagione.
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