LIGIER JS5 Matra MS73

   Guy Ligier, patron dell'omonima scuderia francese, è stato un giocatore di rugby di fama internazionale negli anni '60 e dopo il suo ritiro, avvenuto a 34 anni, viene convinto ad assecondare la sua passione per i motori e per le corse automobilistiche del suo amico Jo Schlesser, anche lui un Gentleman Driver passato alle auto in età tardiva, cosa che però non gli ha impedito di arrivare in breve tempo ad essere uno tra i migliori piloti transalpini negli anni '60. Guy Ligier, con un vecchio prototipo Porsche, si affaccia nel mondo dei motori per hobby rimanendo subito folgorato dalle gare su quattro ruote tanto che già nel '66 costituisce una sua “Equipe”, acquistando una vecchia Cooper di Formula 1 con la quale esordisce nella massima serie. Senza però avere il talento del suo amico Schlesser, le sue apparizioni rimangono cose di poco conto e dopo la morte di Schlesser in un tragico incidente nel 68, Ligier decide di appendere il casco al chiodo e diventare costruttore siglando le sue future creature con la sigla “JS” in onore del suo amico defunto.

LIGIER JS5, Jacques Laffite
Long Beach, GP USA Ovest 1976

   Senza saperlo Ligier stava creando quella che sarà la bandiera del motorismo francese per molto tempo, nonché una delle più prestigiose scuderie di Formula 1. Le prime vetture costruita dalla scuderia Ligier sono delle Sport Prototipi ma il richiamo della Formula 1 è molto forte e nel 1975 vengono poste le basi per realizzare la prima monoposto, tutta "Fabriqué en France”, per la massima serie. Come direttore tecnico viene scelto Gérard Ducarouge, proveniente dalla Matra, come designer Michel Beaujon e come aerodinamico Robert Choulet che danno vita alla Ligier JS5, una monoposto molto originale e spettacolare per la gigantesca presa d'aria di colore bianco e azzurro sul quale viene stilizzata la ballerina simbolo dello sponsor tabaccaio francese Gitanes.

LIGIER JS5, Jacques Laffite
Nürburgring, GP di Germania 1976

   La monoposto a dispetto della sua livrea decisamente appariscente è una vettura piuttosto tradizionale dotata di un telaio in monoscocca di alluminio e del motore Matra MS73 V12 a 60° abbinato al cambio Hewland/Ligier 2-200 TL a cinque marce. La JS5 ha una carrozzeria dalle forme morbide, un muso imponente con l'ala anteriore a spazzaneve per carenare le ruote anteriori e le fiancate lunghe e rastremate che finiscono con i radiatori posizionati davanti alle ruote posteriori.

LIGIER JS5, Jacques Laffite
Montecarlo, GP di Monaco 1976

   La mastodontica presa d'aria sopra alla testa del pilota viene presto sostituita da un cofano motore tondeggiante con una presa d'aria di forma ovale. Per la presenza del V12 Matra il passo della monoposto è piuttosto lungo, con 2608 mm, mentre il peso è contenuto in soli 525 kg, nonostante i serbatoi più capienti per soddisfare il V12 francese. Per la prima stagione in Formula 1 Guy Ligier sceglie il francese Jacques Laffite che conferma l'ottima base tecnica della monoposto conquistando al debutto, in Brasile, la quinta fila in griglia, andando già a punti al Gran Premio di Long Beach, terza gara stagionale e finendo sul podio due gare dopo.

LIGIER JS5, Jacques Laffite
Paul Ricard, GP di Francia 1976

   Il team francese ottiene anche il secondo posto in Austria ed è in pole position a Monza chiudendo il campionato con 20 punti che permettono a Laffite di piazzarsi ottavo nella classifica piloti e all'Equipe Ligier Gitanes di ottenere il sesto posto nel Campionato Costruttori.


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