LIGIER JS7 Matra

   Per la scuderia transalpina Ligier Gitanes, il 1977 rappresenta un importante banco di prova, dopo il promettente debutto nella massima serie avvenuto nella stagione precedente. Il team tecnico, composto dal direttore tecnico Gérard Ducarouge, dal capo designer Michel Beaujon e dal responsabile dell'aerodinamica Robert Choulet, sviluppa la nuova Ligier JS7, un’evoluzione naturale della precedente JS5, mantenendone le principali caratteristiche tecniche.

 LIGIER JS7, Jacques Laffite
Jarama, GP di Spagna 1977

   Il nuovo telaio si differenzia leggermente dal modello precedente grazie all'uso di pannelli in lega d'alluminio rivettati, più leggeri e rigidi. Il motore resta il Matra MS76 V12 a 60°, capace di erogare 520 CV, abbinato a un cambio Hewland TL 2-200 a sei rapporti, lo stesso della stagione 1976. Dal punto di vista aerodinamico, la JS7 presenta modifiche significative, ispirandosi alla Ferrari 312T2: l'ala anteriore si estende su tutta la larghezza del muso, integrandosi con la carenatura delle sospensioni anteriori. Ai lati dell'abitacolo vengono ricavate due feritoie che fungono da prese d'aria per il motore. Le fiancate, lunghe e leggermente arcuate, ospitano le prese d'aria per i radiatori, posizionate davanti alle ruote posteriori. Il cofano motore, basso e affusolato, ricopre completamente il V12 Matra, garantendo un flusso d'aria ottimale verso l’alettone posteriore.

LIGIER JS7, Jacques Laffite
Montecarlo, GP di Monaco 1977

   Dopo un avvio di stagione difficile, la JS7 ritrova competitività a partire dalla quinta gara, lottando stabilmente per le posizioni di testa. Con il pilota Jacques Laffite al volante, la Ligier ottiene la sua prima vittoria in Formula 1 al Gran Premio di Svezia (Anderstorp), un trionfo storico anche per la F1, in quanto prima vittoria di una vettura con telaio, motore e pilota interamente francesi.

LIGIER JS7, Jacques Laffite
Dijon Prenois, GP di Francia 1977

   Oltre al successo svedese, Laffite conquista un secondo posto nei Paesi Bassi (Zandvoort) e altri piazzamenti di rilievo, permettendo alla scuderia di totalizzare 18 punti e chiudere ottava nel Campionato Costruttori. Per l'ultima gara stagionale, il Gran Premio del Giappone al Fuji, la Ligier schiera una seconda vettura, affidata anch'essa ad un pilota francese, Jean-Pierre Jarier.

LIGIER JS7, Jacques Laffite
Anderstorp, GP di Svezia 1977

   Nel 1978, la JS7 viene ancora utilizzata nelle prime due gare stagionali da Laffite, e successivamente in quattro eventi con la denominazione JS7/9, una versione di transizione che introduce soluzioni aerodinamiche che saranno poi perfezionate sulla Ligier JS9.

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