Sulla monoposto March 761 per la stagione 1977 della scuderia di Max Mosley e Robin Herd c'è ben poco da dire. I due cofondatori sono ormai impegnati in altri progetti, il primo sulle questioni FOCA (Formula One Constructors' Association) della quale ne diventerà la guida insieme a Ecclestone nel '78, e il secondo dirottato dietro volere della BMW sulla progettazione dei telai da Formula 2.
MARCH 761, Alex Ribeiro
Long Beach, GP USA Ovest 1977
La March 761 che scende in pista nel 1977 è infatti la medesima monoposto della stagione precedente, senza il benché minimo aggiornamento. Stesso telaio monoscocca, stesso motore Ford Cosworth DFV, stesso cambio Hewland DG400 a cinque rapporti, stesse sospensioni e stesso impianto frenante. Anche la carrozzeria non viene modificata, con il muso caratterizzato dall'enorme alettone a spazzaneve che carena le ruote anteriori, le fiancate arcuate che finiscono con i radiatori in posizione verticale longitudinali alla vettura, e il piccolo airbox, dietro la testa del pilota, che lascia il motore a vista. Nonostante tutto, il team britannico riesce a trovare anche un paio di sponsor, la Hollywood e la Rothmans, che sono in grado quantomeno di garantire l'ingaggio dei piloti che durante la stagione si alternano sulle vetture ufficiali (il brasiliano Alex-Dias Ribeiro, il sudafricano Ian Scheckter, il tedesco Hans-Joachim Stuck e il britannico Brian Henton) senza peraltro mai ottenere risultati di rilievo, visto la scarsissima competitività della monoposto.
MARCH 761, Ian Scheckter
Montecarlo, GP di Monaco 1977
Proprio da questa scarsa competitività forse scaturisce quella che è la virtù maggiore della 761, e cioè l'essere appetibile per i piccoli team privati visto il basso costo per acquistarla. Così è per il team Chesterfield Racing, fondato dal pilota statunitense Brett Lunger grazie alle risorse finanziarie della famiglia, commercianti in polvere da sparo, e all'appoggio dello sponsor tabaccaio “Liggett” (con i marchi Chesterfield, Lark e L&M), che prende parte a 13 gare ottenendo come miglior prestazione il 9° posto in Olanda.
MARCH 761, Arturo Merzario
Montecarlo, GP Monaco 1977
Anche la RAM Racing utilizza le 761 pilotate da diversi piloti (il finlandese Mikko Kozarowitsky, il britannico Andy Sutcliffe, e gli olandesi Boy Hayje e Michael Bleekemolen) ma, nonostante l'appoggio dello sponsor F&S Properties, i risultati sono ancora peggiori con nessuno dei piloti che durante l'anno riesce a superare le prequalifiche. Anche l'italiano Arturo Merzario, non trovando un sedile per il '77, acquista una 761 e con le proprie risorse economiche, senza alcuno sponsor, crea il Merzario Team con il quale partecipa a 8 Gran Premi riuscendo sempre a qualificarsi per la gara. Come Merzario e Lunger, anche il pilota britannico Brian Henton decide di fondare un proprio team e, dopo aver acquistato una 761, dà vita al British Formula One Racing Team con il quale si iscrive a 4 gran premi, senza peraltro mai riuscire a qualificarsi per la gara.
WILLIAMS-MARCH 761, Patrick Néve
Monza, GP d'Italia 1977
Un discorso a parte va invece fatto per il team Williams GP Engineering, rinato per volere di Frank Williams e Patrick Head dalle ceneri del precedente Wolf-Williams del '76, che per la stagione 1977 schiera una March 761 modificata dallo stesso Head e rinominata Williams-March 761. La monoposto viene affidata al giovane belga Patrick Nève e prende il via a otto gran premi, a partire dal Gran Premio di Spagna. Durante la stagione il team non ottiene punti ma il miglior risultato è il 7° posto ottenuto a Monza dove peraltro la 761 schierata al via viene profondamente modificata da Patrick Head rivedendo completamente il musetto e le sospensioni anteriori.
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