MERZARIO A1 Ford-Cosworth DFV

   Alla fine degli anni '70 Arturo Merzario, dopo una lunga carriera in Formula 1 sempre supportato dallo sponsor personale Marlboro, si trova senza un sedile per la stagione '78. Il pilota di Civenna, vicino a Bellagio sul Lago di Como, decide così di seguire le orme di Emerson Fittipaldi e di creare una propria scuderia, coinvolgendo nel progetto l'esperto costruttore svizzero Guglielmo Bellasi, la cui officina aveva sede a Novara e che aveva già progettato due monoposto di Formula 1 nei primissimi anni '70.

MERZARIO A1, Arturo Merzario
Buenos Aires, GP d'Argentina 1978

   Partendo dalla base meccanica di una March 761B viene così allestita la nuova monoposto Merzario A1, con la colorazione rossa tipica delle monoposto italiane degli anni '50, dotata del classico motore V8 Ford-Cosworth DFV da 2993cc abbinato al cambio Hewland FGA 400. la A1 presenta alcune soluzioni originali come i radiatori posizionati all'inizio delle lunghe fiancate, frutto dell´esperienza accumulata dal pilota italiano in altre squadre, e le prese d'aria del motore laterali all'abitacolo praticamente identiche a quelle delle Ferrari 312T2.

MERZARIO A1, Arturo Merzario
Buenos Aires, GP d'Argentina 1978

   Il debutto della nuova scuderia avviene fin dal primo Gran Premio della stagione '78 in Argentina ma già dopo i primi insuccessi viene a mancare il supporto finanziario di uno degli sponsor, rendendo difficile lo sviluppo della vettura. e così la A1 si trova costretta a lottare per la qualificazione in ogni gara.

MERZARIO A1, Arturo Merzario
Long Beach, GP USA Ovest 1978

   Inoltre, proprio in quegli anni la Formula 1 va verso l'abbandono definitivo delle impostazione semi professionale che permetteva anche a piccoli team di figurare con una certa dignità, come successo a Ensign, Surtees, Hesketh, Wolf tanto per fare alcuni nomi, per passare ad una dimensione gestibile solo da team con un'ottima base finanziaria o sostenuti da grossi gruppi. Dal Gran Premio d'Austria viene portata in pista la versione “B” della A1, anche se i più sospettano si tratti semplicemente di una March 761B sulla quale viene installata la carrozzeria della A1, in questo caso con la livrea completamente nera.

MERZARIO A1, Arturo Merzario
Osterreichring, GP d'Austria 1978

   Per il Gran Premio d'Italia a Monza, grazie alla collaborazione della rivista Autosprint sulla quale scrive Giorgio Piola che ha collaborato con Bellasi per la progettazione della A1, il team Merzario schiera due vetture, affidando la seconda al pilota locale Alberto Colombo che però non riesce a superare le pre-qualifiche. Nella stagione '78 la Merzario A1 si è qualificata per la gara in otto occasioni, vedendo il traguardo una sola volta, in Svezia, dove oltretutto non è stata classificata per essere arrivata con otto giri di ritardo dal vincitore. 

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