La Shadow DN8 è la monoposto che ha permesso al team americano di ottenere la sua unica vittoria in Formula 1, grazie ad Alan Jones nel Gran Premio d’Austria 1977. Per questo motivo, merita una menzione speciale nella storia della scuderia fondata da Don Nichols. Il progetto della DN8 viene avviato da Tony Southgate nel 1976, con il primo chassis completato nella seconda metà della stagione. L'auto debutta al Gran Premio d'Olanda '76, partecipando alle ultime cinque gare del campionato. Dal punto di vista tecnico, la DN8 riprende molte delle soluzioni già viste sulla precedente DN5, anch'essa progettata da Southgate. Tuttavia, nel frattempo, il tecnico inglese lascia la Shadow per passare alla Lotus, lasciando il completamento dello sviluppo della DN8 nelle mani di Dave Wass.
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SHADOW DN8, Alan Jones Jarama, GP di Spagna 1977 |
Per la stagione1977, Wass apporta profonde modifiche alla monoposto. Pur mantenendo lo stesso telaio e le stesse sospensioni, la DN8 si presenta come una vettura molto diversa rispetto alla versione che aveva corso nel finale del '76. Tra le novità più evidenti spiccano le fiancate molto pronunciate, che conferiscono alla vettura un aspetto massiccio.
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SHADOW DN8, Riccardo Patrese Montecarlo, GP di Monaco 1977 |
A inizio stagione, la DN8 viene affidata al gallese Tom Pryce e all'italiano Renzo Zorzi. Durante l'estate del 1977, avviene un importante cambiamento tecnico: Tony Southgate fa ritorno in Shadow e riprende il controllo del progetto, ridimensionando il ruolo di Wass. Questo porta alla nascita di una terza evoluzione della DN8, caratterizzata dal ritorno alla soluzione del radiatore anteriore sul muso e dalle fiancate corte e scavate superiormente, con i radiatori riposizionati in verticale davanti alle ruote posteriori. Tutte le versioni della DN8 sono equipaggiate con il Ford Cosworth DFV V8 tre litri, abbinato al cambio Hewland TL200 a sei rapporti. Il passo della vettura è di 2718 mm, mentre il peso si aggira attorno ai 620 kg.
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SHADOW DN8, Riccardo Patrese Monza, GP d'Italia 1977 |
Oltre a essere ricordata per l'unica vittoria nella storia della Shadow, la DN8 è tristemente legata al tragico incidente di Tom Pryce nel Gran Premio del Sudafrica 1977. Durante la gara, la vettura di Renzo Zorzi si ferma sul rettilineo principale a causa di un problema tecnico. Due giovani commissari di pista attraversano incautamente la pista per raggiungere la monoposto, senza rendersi conto delle vetture che sopraggiungono ad alta velocità. Tom Pryce, che sta percorrendo il rettilineo, colpisce in pieno uno dei commissari, che viene investito e muore sul colpo. Il pilota britannico, invece, viene colpito alla testa dall'estintore che il commissario trasportava, riportando un impatto fatale. Dopo l'urto, la Shadow DN8 di Pryce, con il pilota ormai privo di vita, prosegue lungo il rettilineo senza controllo, finendo per schiantarsi contro le reti di protezione all'esterno della prima curva. Durante la traiettoria impatta anche la Ligier di Jacques Laffite, che fortunatamente esce illeso dall'incidente, seppur costretto al ritiro.
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SHADOW DN8, Alan Jones Österreichring, GP d'Austria 1977 |
Dopo la tragica scomparsa di Pryce, la sua DN8 viene affidata ad Alan Jones, che diventa il pilota di punta della squadra per il resto della stagione. Nel frattempo, la monoposto di Zorzi passa nelle mani del connazionale Riccardo Patrese, con sostituzioni occasionali da parte di Arturo Merzario, Jackie Oliver e Jean-Pierre Jarier. Il punto più alto della stagione arriva il 14 agosto 1977, quando Alan Jones conquista una storica vittoria al Gran Premio d’Austria sul circuito dell’Österreichring. Grazie a questo successo, e a una serie di piazzamenti tra cui un terzo posto, la Shadow conclude la stagione con 23 punti. Nonostante il successo relativo, la scuderia non riuscirà mai a replicare simili risultati negli anni successivi, rimanendo una delle tante squadre destinate a un ruolo di secondo piano nella storia della Formula 1.
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