ALFA ROMEO 182

   Per la stagione 1982 la scuderia Alfa Romeo rinnova il parco tecnico affidando a Gérard Ducarouge, in arrivo dalla Ligier, la progettazione della nuova monoposto Alfa Romeo 182. Al tecnico francese viene affiancato il designer Mario Tolentino mentre l'ingegnere Carlo Chiti ora si occupa solo della progettazione e sviluppo dei motori della casa del biscione. Il nuovo telaio della 182 progettato da Ducarouge è realizzato completamente in fibra di carbonio e, per l'ultima volta, viene abbinato al motore aspirato 1260 V12 a 60° da 2995 cc. che in questa stagione riesce a sviluppare l'eccezionale potenza, per un tre litri aspirato, di 540 cv.

ALFA ROMEO 182, Bruno Giacomelli
Brands Hatch, GP di Gran Bretagna 1982

   Nelle officine Autodelta infatti Chiti sta già lavorando da tempo al nuovo propulsore V8 turbocompresso che troverà spazio sul telaio 182 durante le prove del GP di Monza, con la vettura denominata 182T, senza però essere utilizzata in gara. Come già avviene per la Ferrari anche l'Alfa Romeo produce tutto “in casa” e così sulla 182 viene utilizzato un cambio di produzione Alfa Romeo a sei rapporti. Nonostante riprenda le linee della precedente 179, l'ingegnere Tolentino affina ulteriormente l'aerodinamica della nuova 182 riuscendo a realizzare una vettura, con un passo di 2720 mm e un peso di 585 kg, che si dimostra fin da subito velocissima.

ALFA ROMEO 182, Bruno Giacomelli
Montecarlo, GP di Monaco 1982

   Nelle mani dei due piloti italiani Bruno Giacomelli e Andrea de Cesaris, la 182 debutta nel secondo Gran Premio stagionale, in Brasile, riuscendo sempre ad ottenere notevoli risultati in prova, compresa la prima pole position Alfa Romeo dell'era moderna a Long Beach. Purtroppo in gara si dimostra estremamente fragile e poco affidabile, come testimoniato dalla lunghissima sequenza di ritiri per guasti meccanici (ben 19 su 30 partenze) che segnano negativamente la stagione del team italiano.

 ALFA ROMEO 182, Andrea de Cesaris
Long Beach, GP USA Ovest 1982 

   Oltretutto tutti gli sforzi della scuderia vengono dirottati nella progettazione e nello sviluppo del motore turbo in vista della stagione 1983, senza sviluppare la 182 aspirata utilizzata nel 1982, completando il quadro di un anno deludente che culmina a fine anno con la partenza di Ducarouge. Unico risultato di rilievo di questa stagione rimane il terzo posto conquistato da De Cesaris a Montecarlo in una gara folle dove nel corso degli ultimi due giri, quando comincia a piovere, il leader della corsa Prost sbatte alla chicane del porto.

 ALFA ROMEO 182, Bruno Giacomelli
Long Beach, GP USA Ovest 1982

   Prende il comando Patrese che però si gira al Loews lasciando la testa a Pironi che ferma la sua Ferrari sotto al tunnel per un guasto alla batteria. La gara passa nelle mani di De Cesaris che rimane senza benzina lasciando il comando a Daly che sbatte contro le barriere alla Rascasse, insomma un caos incredibile che alla fine vede classificata terza, anche se non giunta al traguardo, proprio l'Alfa Romeo 182 di De Cesaris.



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