Nella stagione 1981 il Direttore Tecnico del Team Brabham, Gordon Murray, insieme al Capo Designer David North, deve far fronte ai nuovi regolamenti che prevedono un'altezza minima della monoposto da terra di 6 cm oltre che l'abolizione delle bandelle laterali scorrevoli, le così dette “minigonne”. La FIA è infatti intervenuta con l'intento di ridurre il carico generato dall'effetto suolo che in un paio di stagioni ha portato ad un sensibile incremento delle prestazioni delle monoposto.
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BRABHAM BT49C, Nelson Piquet Montecarlo, GP di Monaco 1981 |
Partendo dalla già molto valida monoposto della stagione precedente, Murray alleggerisce il telaio con un maggior uso di materiali compositi, come la fibra di carbonio e il Kevlar, realizzando così la versione “C” della Brabham BT49. A livello estetico la vettura non si differenzia dalla versione B tranne che nel musetto, dove tornano le ali anteriori per compensare il carico aerodinamico perso. Sulla nuova monoposto vengono anche utilizzate pinze e dischi freno in carbonio per ridurre il peso delle masse sospese.
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BRABHAM BT49C, Nelson Piquet Montecarlo, GP di Monaco 1981 |
Murray escogita anche un sistema di sospensioni idropneumatiche le cui molle ad aria sostengono l'auto all'altezza regolamentare per i controlli a vettura ferma, mentre in velocità, dove l'altezza da terra non può essere misurata, il carico aerodinamico del corpo vettura comprime le molle ad aria e l'auto si assesta a un'altezza molto più bassa. Poiché ora le minigonne non possono più essere scorrevoli ma fissate alla carrozzeria, l'assetto della monoposto deve essere molto rigido per consentire che possano sfiorare l'asfalto per sigillare i canali Venturi. Il movimento totale delle sospensioni della BT49C è infatti di soli 40 mm, di cui la metà proviene dalla compressione degli pneumatici.
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BRABHAM BT49C, Hector Rebaque Long Beach, GP USA Ovest 1981 |
Per quanto riguarda il motore la Brabham nella stagione '81 riceve dalla Ford i Cosworth DFV "evolution", quelli più prestanti riservati fino a metà stagione '80 alla Williams, prima che la scuderia di Grove decidesse di rivolgersi a Judd per la preparazione dei propri motori Ford. La mossa della Williams ha di fatto promosso Nelson Piquet allo status di pilota "factory” per la Ford, una relazione che alla fine ha fruttato la conquista del Campionato Mondiale piloti 1981. La BT49 utilizza il motore come un componente strutturale completamente sollecitato, con la parte anteriore del motore fissata direttamente al telaio e la parte posteriore che sostiene la sospensione posteriore e il cambio.
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BRABHAM BT49C, Nelson Piquet Österreichring, GP d'Austria 1981 |
Durante la stagione la BT49C ottiene 61 punti, quasi tutti conquistati dal campione brasiliano Nelson Piquet che, con 3 vittorie, 1 secondo posto e 3 terzi, conquista anche il titolo piloti, mentre al team sfugge la conquista del titolo costruttori per la scarsità di risultati della seconda guida, il messicano Héctor Rebaque, che conquista solamente 11 punti.
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