Il 1982 rappresenta per la piccola scuderia Ensign, con base a Burntwood in Inghilterra, l'ultimo anno di permanenza in Formula 1. L'avventura di Morris Nunn nella massima serie, cominciata con il socio Rikky von Opel nel '73 e fatta di 133 partecipazioni con 19 punti all'attivo e con il quarto porto conquistato da Surer nel Gran Premio del Brasile del 1981 come migliore risultato, giunge al termine.
ENSIGN N181, Roberto Guerrero
Brands Hatch, GP di Gran Bretagna 1982
Ancora senza soldi e senza una valida struttura tecnica alle spalle, anche per il campionato '82 Nunn si affida alla solita monoposto che da ormai tre stagioni calca i circuiti mondiali, solo leggermente aggiornata dall'unico ingegnere presente nella piccolissima scuderia britannica, Nigel Bennet, e chiamata con la sigla N181.
ENSIGN N181, Roberto Guerrero
Montecarlo, GP di Monaco 1982
Esteticamente ha linee più morbide rispetto alla vettura del 1981 ma il propulsore V8 Ford-Cosworth DFV, il cambio Hewland FGA 400, le sospensioni a doppi bracci deformabili e la caratteristica conformazione aerodinamica da wing-car di inizio anni '80, rimangono identici alla precedente N180B. Solamente il telaio MN16 già utilizzato nel 1981, cambia leggermente migliorando sensibilmente la rigidità grazie alla fibra di carbonio.
ENSIGN N181, Roberto Guerrero
Long Beach, GP USA Ovest 1982
Da questa stagione infatti vengono realizzati due gusci distinti, una vasca inferiore in pannelli di alluminio a nido d'ape e un guscio superiore in carbonio, imbullonati tra loro. soluzione che sarà ripresa l'anno dopo dalla Brabham BT52, vincitrice del mondiale piloti.
ENSIGN N181, Roberto Guerrero
Österreichring, GP d'Austria 1982
La N181 viene affidata al debuttante pilota colombiano Roberto Guerrero che in stagione colleziona solo delusioni, spingendo Nunn ad arrendersi e a cedere a Teddy Yip la sua struttura produttiva ed il progetto della futura "N183". Il 1982 è infatti l'ennesima stagione vissuta tra mancate qualificazioni, ritiri e come unico risultato l'ottavo posto raggiunto nel Gran Premio di Germania 1982 sul velocissimo circuito di Hockenheim.
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