LIGIER JS17 Matra

   Per la stagione 1981 il sogno mai sopito di Guy Ligier di realizzare una scuderia tutta francese riprende vita con il ritorno nella massima serie del marchio “Talbot” e della motorizzazione “Matra”. La collaborazione con il prestigioso marchio Talbot, che torna così in pista trent'anni dopo la sua ultima apparizione nel 1951, dovrebbe segnare la definitiva consacrazione della scuderia Ligier che, forte degli ottimi risultati ottenuti nelle ultime due stagioni, stringe accordi con Michelin per la fornitura degli pneumatici radiali e soprattutto con Matra per la realizzazione e fornitura in esclusiva del nuovo motore MS81, un V12 di 60° progettato da Georges Martin e in grado di sviluppare 510cv.

 LIGIER JS17, Jean-Pierre Jabouille
Zolder, GP del Belgio 1981

   Il direttore tecnico Gérard Ducarouge con il responsabile dell'aerodinamica Michel Beaujon realizzano così la nuova Ligier JS17 cha, avendo lo stesso layout tecnico dalle precedenti "JS11" e "JS15", si dimostra essere una vettura competitiva, performante e vincente, tanto che il 1981 è l'ultimo degli "anni d'oro" della Ligier in Formula 1, prima di imboccare una lunga ma inesorabile parabola discendente.

 LIGIER JS17, Jacques Laffite
Long Beach, GP USA Ovest 1981

   Grazie al nuovo motore Matra, realizzato con una V stretta e quindi adatto alla configurazione da wing-car della nuova JS17, da questa stagione la scuderia francese può disporre di un motore finalmente all'altezza dei migliori propulsori concorrenti, in quanto fino alla precedente stagione le versioni “evoluzione” dei DFV Cosworth venivano riservati esclusivamente alle scuderie inglesi Williams e Brabham, mentre la McLaren disponeva dei DFV base, elaborati però in proprio dalla Nicholson Engine. La nuova JS17 viene anche dotata, nel corso della stagione, di un innovativo sistema idropneumatico per le sospensioni che utilizza appositi ammortizzatori Koni in grado di abbassare la vettura una volta scesa in pista.

 LIGIER JS17, Jacques Laffite
Jarama, GP di Spagna 1981

   La JS17 ha ancora un classico telaio in monoscocca di alluminio senza l'utilizzo di fibre sintetiche, che da questa stagione hanno fatto il loro ingresso in Formula 1, ha un passo di 2780 mm e un peso di 585 kg ma la messa a punto di telaio, sospensioni pneumatiche e nuovo motore V12 non è semplice e la JS17 si rivela troppo incostante, con notevoli differenze di rendimento a seconda del tracciato. Nonostante questo, Jacque Laffite coglie le ultime due vittorie della storia della Ligier, prima dell'exploit di Olivier Panis a Monaco del 1996, oltre che 2 secondi posti e 3 terzi, ottenendo 44 punti e il quarto posto nella classifica piloti.

LIGIER JS17, Jean-Pierre Jabouille
Montecarlo, GP di Monaco 1981

   Al suo fianco la scuderia francese schiera Jean-Pierre Jabouille, al rientro dopo il terribile incidente del Gran Premio del Canada 1980. Per il via del campionato Jabouille è ancora convalescente e il suo posto viene preso da Jean-Pierre Jarier per due gare. Jabouille rientra il occasione della terza gara del campionato ma le difficoltà riscontrate nel pilotare una monoposto da Formula 1 con le gambe letteralmente piene di chiodi, ne consigliano il ritiro dalle competizioni. Dal Gran Premio di Francia e fino a fine stagione la seconda JS17 viene affidata a Patrick Tambay. Nessuno dei tre piloti riesce però a portare punti alla squadra che chiude il campionato in quarta posizione, grazie ai 44 punti conquistati da Laffite.


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