McLAREN M30 Ford-Cosworth DFV

   Per parlare della McLaren M30, monoposto sulla quale onestamente c'è ben poco da raccontare, è forse meglio partire dal suo progettista Gordon Coppuck. L'ingegnere inglese è stato capace di progettare l'ottima M23 del 1973, con la quale il team McLaren ha conquistato il titolo costruttori nel 1974 oltre che i due titoli piloti nel '74 e '76 con Emerson Fittipaldi e James Hunt. Dopo questa fantastica e vincente monoposto la vena creativa di Coppuck si è rapidamente esaurita non essendo più capace di partorire idee vincenti ma soprattutto non riuscendo a capire a fondo come sfruttare le enormi potenzialità dell'effetto suolo. È proprio per questa ragione che già nel 1979 le vetture di Woking non riescono a tenere il passo della concorrenza, scivolando rapidamente verso le retrovie del gruppo e ottenendo solo 7 punti iridati in tutta la stagione.

 McLAREN M30, Alain Prost
Montréal, GP del Canada 1980

   Per il 1980 il buon Gordon propone ancora la mediocre McLaren M29 utilizzata nella precedente stagione, rivista leggermente nella versione “B” cercando di migliorare l'aerodinamica ma senza ottenere risultati di rilievo, nemmeno in questa stagione, visto il progredire delle monoposto della concorrenza. Per portare in pista le M29 il team McLaren conferma il veterano pilota nordirlandese John Watson al quale affianca l'astro emergente Alain Prost, pilota francese di origini armene, capace di ottime cose nelle formule minori. Dopo aver vinto il campionato senior francese di kart nel '75, Prost passa alla Formula Renault nel '76 dove vince a mani basse conquistando la vittoria in tutte le gare tranne una. Passato alla Formula 3 nel '78, si impone sia nel campionato francese che in quello europeo, attirando immediatamente su di sé le attenzioni dei maggiori team della Formula 1.

 McLAREN M29B, Alain Prost
Buenos Aires, GP d'Argentina 1980

   Il futuro campione francese al suo debutto in Formula 1 ottiene subito due piazzamenti a punti, con il sesto posto in Argentina e il quinto in Brasile, anche se nella successiva gara in Sudafrica a seguito di un incidente si procura una tripla frattura al polso che lo obbliga a saltare la gara di Long Beach. Sempre nella gara californiana Watson ottiene il suo miglior piazzamento stagionale, quarto al traguardo, mentre il giovane britannico Stephen South sostituisce Prost, non riuscendo però a superare le prequalifiche.

 McLAREN M29B, John Watson
Montecarlo, GP di Monaco 1980.jpg

   La M29 dimostra tutti i suoi limiti nelle gare successive, costringendo Coppuck ad affrettare il progetto di quella che sarà la sua ultima vettura per il team di Woking, la McLaren M30. La nuova monoposto è una classica wing-car che riprende comunque la base meccanica della precedente M29 intervenendo soprattutto sull'estetica, con forme leggermente più morbide, e sul fondo cercando di ottimizzare l'effetto suolo. La nuova monoposto viene realizzata in un solo esemplare e affidata a Alain Prost che la porta in gara nelle ultime quattro prove del campionato, ottenendo un solo arrivo a punti, il sesto posto nel Gran Premio d'Olanda.

 McLAREN M30, Alain Prost
Zandvoort, GP d'Olanda 1980

   Nell'ultima gara della stagione, sul circuito di Watkins Glen l'unica M30 esistente viene distrutta in un incidente e mai più ricostruita in quanto la scuderia di Woking è in procinto di passare nelle mani del gruppo Project Four di Ron Dennis che dal prossimo anno guiderà la scuderia McLaren. La M30 rimane così l'ultima monoposto McLaren a riportare nel nome la sigla “M” in quanto le nuove monoposto verranno denominate MP4.


Commenti