RENAULT RE20 Turbo

   Nel 1980 l'impegno delle Renault in Formula 1 diventa totale, ovvero non più delegato alla divisione “Renault Sport” ma gestito direttamente dalla “casa madre”. Da questa stagione infatti i nomi delle monoposto non sono più caratterizzati dalla sigla “RS” ma diventano “RE”. Il direttore tecnico del progetto è anche per questa stagione François Castaing, affiancato dal designer Michel Tétu e dall'aerodinamico Marcel Hubert che realizzano quella che può essere definita come la monoposto della maturità per la casa francese, la Renault RE20.

 RENAULT RE20, Jean-Pierre Jabouille
Montecarlo, GP di Monaco 1980

   La nuova vettura è una diretta discendente della RS10, dalla quale eredita il telaio e le sospensioni, e monta l'ultima evoluzione del motore turbo Renault EF1 che sprigiona 520 CV di potenza, circa una quarantina in più del V8 Ford-Cosworth che ancora equipaggia la maggior parte delle vetture in questa stagione. Cambia completamente però l'impostazione aerodinamica con i radiatori finalmente spostati nelle lunghe e alte fiancate, un musetto molto stretto e allungato per favorire l'afflusso di aria verso il sottoscocca , oltre che una cura maggiore al posteriore con modifiche importanti agli scivoli estrattori per garantire una deportanza sempre maggiore.

 RENAULT RE20, René Arnoux
Montecarlo, GP di Monaco 1980

   La RE20 è affidata anche per questa stagione al pilota-ingegnere Jean-Pierre Jabouille e all'arrembante René Arnoux. Dopo un inizio di campionato da dimenticare, con le due monoposto francesi ritirate dopo pochissimi giri nel Gran Premio di Argentina, già dalla seconda gara ritrovano il sorriso, ottenendo pole e vittoria. Il copione si ripete anche nella terza gara mondiale e la Renault dopo tre gare si ritrova in testa in entrambe le classifiche mondiali.

 RENAULT RE20, Jean-Pierre Jabouille
Paul Ricard, GP di Francia 1980

   Purtroppo il proseguimento del campionato non è così roseo e vari guasti tecnici impediscono alla monoposto francese di essere competitiva, anche se ritorna alla vittoria nel GP d'Austria con Jabouille, oltretutto al suo unico risultato utile in stagione. Lo stesso Jabouille è anche protagonista di un gravissimo incidente, occorsogli durante il Gran Premio del Canada, nel quale subisce numerose fratture alle gambe. Di fatto questo incidente segna la fine della carriera dello storico pilota, ingegnere e collaudatore del team Renault, l'uomo che più di tutti ha contribuito in pista allo sviluppo di quella geniale e difficile idea che è stato il motore turbo.

 RENAULT RE20, Jean-Pierre Jabouille
Osterreichring, GP d'Austria 1980

   Al suo posto, in vista della stagione 1981, la Renault decide di chiamare il giovane e promettente pilota francese, Alain Prost. Nella stagione 1980 in totale la scuderia transalpina conquista 38 punti giungendo quarta nella classifica costruttori, grazie a 3 vittorie, 1 secondo posto e altri piazzamenti. A conferma della maturità ormai raggiunta dal progetto “turbo” la monoposto della Renault ottiene anche 3 pole position e 4 giri veloci in gara, oltre che registrare costantemente le maggiori velocità di punta su tutti i circuiti.




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