Il canto del cigno della scuderia americana dell'ex agente CIA, Don Nichols, è la Shadow DN11. Nonostante le casse del team americano siano completamente vuote, il team manager Nichols trova ancora le forze per incaricare John Gentry del progetto di una nuova monoposto, costruita secondo i più classici canoni delle vetture ad effetto suolo dell'epoca.
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SHADOW DN11, Stefan Johansson Buenos Aires, GP d'Argentina 1980 |
Il tecnico inglese però abbandona la scuderia scuderia americana nell'inverno del 1979, per passare alla Toleman, ancora prima che il primo telaio della nuova monoposto venga assemblato. Nichols promuove Richard Owen e Vic Morris, i tecnici che stavano seguendo il progetto insieme a Gentry, a direttori tecnici per completare la vettura e il lavoro di messa a punto. Così l'unica parte veramente nuova della DN11 si può ritenere il telaio, disegnato da Gentry, mentre tutto il resto ricalca fedelmente la precedente DN9 a partire dal motore V8 Ford-Cosworth DFV abbinato al cambio Hewland FGA 400, per arrivare alle sospensioni e all'impianto di raffreddamento che non è ancora l'ultimo rilasciato proprio nel 1980 dalla Cosworth, dotato di nuove pompe e nuovi radiatori.
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SHADOW DN11, Dave Kennedy Buenos Aires, GP d'Argentina 1980 |
Oltretutto il team Shadow è ormai sull'orlo del fallimento, senza sponsor e senza finanziatori, e così lo sviluppo della vettura è assolutamente essenziale, tanto che fin dal mese di marzo, constatata la povertà tecnica della DN11, si comincia già a lavorare sul progetto di una monoposto completamente diversa per la seconda parte della stagione, la DN12. Il progetto viene seguito sempre da Vic Morris, coadiuvato da Chuck Graeminger anche se, proprio in questo periodo, Nichols incontra il miliardario di Hong Kong Teddy Yip, da tempo nel mondo delle corse e che aveva già tentato un'avventura da costruttore nel 1978 commissionando una vettura alla Ralt di Ron Tauranac, e a conclusione di una breve trattativa nel maggio del 1980 Nichols cede definitivamente le strutture ed i macchinari della sua scuderia al magnate di Hong Kong.
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SHADOW DN12, Geoff Lees Jarama, GP di Spagna 1980 |
La DN12 con i nuovi colori Theodore viene utilizzata a Zolder, Montecarlo e Paul Ricard, senza mai peraltro passare le prequalifiche e così la DN11 rimane così l'ultima Shadow a prendere il via in un gran premio di F1, oltre che l'ultima monoposto costruita interamente sotto la direzione di Nichols a fregiarsi dall'elegante livrea nera che Nichols aveva sempre voluto per le sue vetture. Per la cronaca la stagione 1980 inizia con due piloti titolari, il giovane svedese Stefan Johansson e l'irlandese David Kennedy, entrambi debuttanti in Formula 1. Dalla terza prova stagionale lo svedese viene sostituito da Geoff Lees che, proprio in Sud Africa, ottiene l'unico arrivo al traguardo per la DN11 nel campionato '80.
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SHADOW DN12, Geoff Lees Jarama, GP di Spagna 1980 |
Nelle altre quattro gare alle quali prendono parte le vetture del team americano, come d'altronde nelle prime due, le Shadow non riescono mai a superare le prequalifiche, anche se in Spagna, gara poi resa non valida per la diatriba FISA-FOCA, entrambe le DN12 si qualificano dovendo poi ritirarsi nel corso della gara. Dopo il Gran Premio di Francia del 1980 il team, ormai sotto le direttive di Yip, decide quindi di porre fine alla propria avventura nella massima serie, dopo otto stagioni vissute quasi sempre nell'ombra.....(Shadow)....
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