L'entusiasmo che nel 1977 aveva spinto Ambrosio, Rees, Oliver,Wass e Southgate (dalle cui iniziali nasce il nome Arrows) a fondare un team con il quale competere nella massima serie a ruote scoperte, lentamente scema e il progressivo abbandono della scuderia da parte di tutti i soci lascia i soli Dave Wass e Jackie Oliver a proseguire l'ambizioso progetto di partecipare al campionato mondiale del 1985. Nonostante che già dalla stagione 1984 il team britannico, con sede a Milton Keynes nel Buckinghamshire a nord ovest di Londra, disponga di un sponsor come la Barclays al quale si aggiunge nell'85 la DeLonghi, le idee per realizzare la nuova Arrows A8 non sono molte e l'unica vera differenza rispetto alla A7 del 1984 è nel telaio.
ARROWS A8, Gerhard Berger
Zandvoort, GP d'Olanda 1985
Abbandonato l'ormai desueto alluminio, il nuovo chassis è finalmente realizzato con una monoscocca in fibra di carbonio, capace di dare maggior rigidità alla vettura e quindi consentire al motore BMW M12/13 L4 Turbo di scaricare tutta la potenza a terra. Anche per questa stagione infatti la scuderia Arrows dispone dei turbo bavaresi in versione semi ufficiale, cioè gestito non direttamente dalla BMW ma dal preparatore svizzero Heini Mader che, benché svolge un egregio lavoro, non ha accesso né alle informazioni né ai pezzi di ricambio e tantomeno alle evoluzioni che sono garantite alla Brabham, seguita direttamente dalla casa-madre.
ARROWS A8, Gerhard Berger
Jacarepaguà, GP del Brasile 1985
La meccanica della nuova A8 viene mutuata direttamente dalla monoposto che ha partecipato al campionato 1984, mentre cambia leggermente l'aspetto estetico. Rimane praticamente immutato il musetto, mentre le fiancate vengono leggermente allungate, come ormai solito fare da tutte le scuderie nel 1985. In questo modo si cerca di recuperare in parte il carico aerodinamico perso con l'abolizione delle antiestetiche alette posizionate lateralmente all'ala posteriore fino alla passata stagione.
ARROWS A8, Gerhard Berger
Monza, GP d'Italia 1985
La minor potenza fornita dal motore BMW-Mader rispetto ai migliori propulsori della concorrenza limita le prestazioni di una vettura altrimenti decisamente riuscita. Con un passo di 2794 mm, un peso di 545 kg e un buon comparto sospensioni, la A8 consente al Barclays Arrows BMW Team di ottenere risultati decisamente lusinghieri. Tra essi spicca il secondo posto di Boutsen ad Imola, ottenuto in circostanze particolari con il belga che si classifica terzo tagliando il traguardo per inerzia, essendo rimasto senza benzina poche centinaia di metri prima della bandiera a scacchi, e poi classificato secondo per la squalifica del vincitore Prost, trovato con la vettura sottopeso alle verifiche di fine gara.
ARROWS A8, Thierry Boutsen
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1985
Grazie a due ottimi piloti, l'austriaco Gerhard Berger e il belga Thierry Boutsen confermato dalla stagione precedente, la Arrows si piazza all'ottavo posto in classifica costruttori raccogliendo ben 14 punti, il miglio risultato fino ad ora per la piccola scuderia londinese e che nella storia della Arrows verrà superato solo nel 1988 quando verranno totalizzati 23 punti.
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