LIGIER JS25 Renault Turbo

   Nonostante nel 1984 la scuderia Ligier abbia avuto a disposizione il Renault EF4 Turbo, uno dei migliori propulsori oltre che i performanti radiali Michelin, la JS23 ha chiuso la stagione con il misero bottino di 3 punti. Per questo motivo la conferma della fornitura del motore Renault Turbo, sebbene preparato dalla Mecachrome in veste semiufficiale, e il ritorno dello storico sponsor Gitanes sono senza dubbio una boccata di ossigeno per Guy Ligier, reduce da due stagioni pessime e desideroso di tornare ai livelli di inizio anni '80 quando le sue monoposto dominavano la scena in Formula 1.

 LIGIER JS25, Andrea de Cesaris
Zandvoort, GP d'Olanda 1985

   Guy Ligier affida così al direttore tecnico Michel Beaujon, coadiuvato dal designer Claude Galopin e dall'aerodinamico Henri Durand, la realizzazione della nuova Ligier JS25 con la quale la Equipe Ligier Gitanes affronta la stagione 1985. la nuova monoposto ha una linea piacevole, con un musetto appuntito e pance laterali piuttosto lunghe che finiscono con la classica rastrematura a forma di collo di bottiglia. E' una vettura solida e di buon livello che utilizza per la costruzione del telaio il kevlar, materiale tecnologico all'avanguardia, che unito all'ormai irrinunciabile fibra di carbonio dona una maggiore rigidezza e solidità allo chassis della monoposto. Ha un passo di 2835 mm, il peso è al limite dei 540 kg regolamentari e le sospensioni hanno la moderna configurazione push-rod.

 LIGIER JS25, Jacques Laffite
Paul-Ricard, GP di Francia 1985

   La scuderia francese da quest'anno può anche contare sul ritorno dello storico pilota Jacques Laffite, reduce dall'esperienza non eccezionale alla Williams, ma deve rinunciare all'utilizzo delle performanti coperture Michelin per il ritiro della casa francese dalla Formula 1. Non essendo cliente Goodyear nel 1984 la scuderia transalpina è così costretta ad utilizzare le meno performanti Pirelli che, nonostante tutto, bene si addicono alla JS25 consentendo al veterano Laffite di ottenere anche dei buoni risultati, finendo tre volte sul podio e diverse volte a punti. A rendere movimentata l'annata a Guy Ligier ci pensano invece gli altri due piloti che affiancano Laffite. Il confermato italiano Andrea de Cesaris, seconda guida della scuderia nelle prime undici gare stagionali, vede solo per tre volte la bandiera a scacchi collezionando una serie incredibile di incidenti, tanto da guadagnarsi dalla caustica stampa inglese il soprannome di "De Chrasheris". Quello più spettacolare di tutti avviene durante il Gran premio d'Austria quando la sua JS25 esce completamente distrutta dopo un incredibile carambola tra i prati che delimitano il circuito austriaco. Ligier decide di appiedarlo ritenendo troppo onerose le riparazioni alle quali devono continuamente ricorrere i meccanici della scuderia francese, nonostante il suo ingaggio sia pagato praticamente per intero dallo sponsor personale Marlboro. Al suo posto arriva l'emergente francese Philippe Streiff che però ne combina una ancora più grossa.

LIGIER JS25, Andrea de Cesaris
Zandvoort, GP d'Olanda 1985

   Dopo tre ottime gare dove il giovane francese è sempre davanti al caposquadra Laffite, nell'ultima gara della stagione in Australia, i due sono secondo e terzo, di gran lunga il miglior risultato della stagione. Nel corso dell'ultimo giro Streiff, desideroso di mostrare le sue doti, ha la malsana idea di tentare il sorpasso sul suo compagno di squadra con il risultato di una collisione che manda su tutte le furie il patron della scuderia, Guy Ligier. Laffite riesce a continuare la corsa finendo comunque secondo, anche se con la macchina danneggiata, mentre Streiff con la sospensione anteriore staccata conclude il giro su tre ruote riuscendo a non farsi raggiungere dalla Tyrrell di Ivan Capelli solo perché staccata di un giro.

 LIGIER JS25, Philippe Streiff
Brands Hatch, GP d'Europa 1985

   Streiff si gioca così il posto per la stagione successiva, venendo licenziato alla fine della gara. La stagione 1985 è comunque per la scuderia Ligier un netto passo avanti rispetto agli anni precedenti, anche se i 23 punti ottenuti dalla JS25 e il sesto posto nella classifica costruttori sono ancora lontani dai fasti delle stagioni migliori.



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