Sotto la guida del tecnico inglese John Barnard, il gruppo di ingegneri composto da Steve Nichols, Gordon Kimball, Alan Jenkins, Tim Wright e Bob Bell, aggiornano solo leggermente la MP4/2 che, anche se figlia di un progetto vecchio di tre anni, è ancora una delle monoposto più competitive del circus iridato. Nella sua terza evoluzione, la “C”, viene utilizzata nel 1986 dal team McLaren per partecipare al Campionato Mondiale di Formula 1.
McLAREN MP4/2C, Alain Prost
Hungaroring, GP d'Ungheria 1986
Le uniche modifiche riguardano solo alcuni piccoli particolari aerodinamici, oltre che la riduzione del serbatoio per il carburante che dal 1986 deve avere una capienza massima di 195 litri per coprire l'intero Gran Premio contro i 220 della stagione precedente. Questa modifica viene imposta dalla FIA per arginare l'esasperata escalation di prestazioni dei propulsori turbo che da quest'anno porta i motoristi a superare la soglia dei 1200 cv in prova (per BMW si parla addirittura di 1400 cv nel giro singolo) e oltre 1000 in gara. Grazie però all'evolversi rapidissimo delle nuove centraline elettroniche, i consumi si riducono sensibilmente e i principali motoristi superano in prestazioni il TAG-Porsche TTE P01 V6 Turbo montato dalla monoposto di Woking che ha già invece raggiunto il suo limite meccanico massimo. Proprio nel caso del propulsore tedesco montato sulle McLaren, che già è nato con l'esperienza nel campo dell'elettronica maturata da Porsche nel Mondiale Endurance, non si possono fare miracoli e i tecnici Porsche riescono a spremere 960 cv in gara e un massimo di 1060 in prova, ma per arrivare a questi livelli i consumi in gara, cavallo di battaglia per il TAG-Porsche nelle scorse stagioni, diventano il tallone di Achille della MP4/2C lasciando più volte gli alfieri McLaren senza benzina.
McLAREN MP4/2C, Alain Prost
Monza, GP d'Italia 1986
Dopo il definitivo ritiro di Lauda a fine '85, il nuovo compagno di team per il francese Campione del Mondo in carica Alain Prost, é il finlandese Keke Rosberg il quale però possiede uno stile di guida irruento con frenate al limite e accelerazioni improvvise, stile di guida che non si adatta alla MP4/2 meccanicamente assettata nel corso dei due anni precedenti per lo stile di guida dolce di Lauda e Prost. Durante la stagione infatti Rosberg ha pochissimo feeling con la sua vettura e il continuo rifiuto da parte di Barnard di modificare l'assetto sulla monoposto del finlandese per venire incontro alle sue esigenze di guida, portano il pilota ad optare per il ritiro dalle competizioni a fine stagione. I maliziosi insinuano che il rifiuto di Barnard sia dato dal fatto che il geniale tecnico inglese abbia già firmato nel corso della stagione il nuovo contratto di collaborazione per il 1987 con la Ferrari e non abbia avuto intenzione di modificare quella che ritiene la sua migliore creatura.
McLAREN MP4.2C, Keke Rosberg
Montecarlo, GP di Monaco 1986
A fine stagione Rosberg colleziona solo 22 punti contro i 72 di Prost che, nonostante non disponga della migliore monoposto, grazie alla sua costanza di risultati si aggiudica per la seconda volta consecutiva il titolo piloti. Nel corso della stagione infatti la Williams FW11, spinta dal potentissimo motore V6 Honda turbo, si dimostra nettamente superiore alla MP4/2C ma la lotta fratricida tra i due piloti della scuderia di Grove per la conquista del titolo permette a Prost di bissare il titolo '85 con un finale di stagione rocambolesco. Nell'ultima gara del campionato corsa in Australia sul circuito di Adelaide, Mansell parte con un vantaggio di ben 7 punti ma nel corso della gara, mentre l'inglese occupa la terza posizione che gli garantisce il titolo, la sua gomma posteriore sinistra esplode in pieno rettilineo costringendolo al ritiro. Per precauzione la Williams richiama quindi ai box Piquet, per montare gomme nuove, lasciando a Prost il comando convinti in una sua imminente sosta. Il francese invece non si ferma, rallenta il suo ritmo e vince la gara, aggiudicandosi il titolo per soli due punti su Mansell.
McLAREN MP4/2C, Alain Prost
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1986
La scuderia McLaren viene invece largamente surclassata nel campionato costruttori con la Williams-Honda che ottiene 59 punti in più della scuderia di Woking. Si conclude così la storia della McLaren MP4/2 che in tre stagioni partecipa a 48 gare, ottenendo 22 vittorie e 327,5 punti, conquistando 3 titoli piloti e 2 costruttori e rimando a tutt'oggi lo chassis più vincente nella storia della Formula 1.
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