Quando un piccolissimo team come la Osella Squadra Corse vuole continuare la propria avventura in Formula 1 deve adattarsi a non buttare niente. Soprattutto quando i soldi sono pochi, ogni opportunità di risparmiarne un po' non può essere persa. E così, in vista del Mondiale 1983 ed in attesa della messa a punto della nuova vettura spinta dal motore Alfa Romeo, Enzo Osella decide di affrontare la nuova stagione con la FA1D, una versione solo aggiornata della vettura del 1982.
OSELLA FA1D, Corrado Fabi
Montréal, GP del Canada 1983
Ai due piloti ufficiali, gli italiani Piercarlo Ghinzani e Corrado Fabi, viene affidata una rivisitazione della vecchia FA1 concepita a fine 1981 da Giorgio Valentini ed evoluta nel 1982 da Hervé Guilpin, il cui aggiornamento per le nuove normative regolamentari del 1983 viene affidata questa volta ad un ingegnere esterno, Tony Southgate. Il progettista britannico, dopo aver lavorato sulla progettazione di monoposto da Formula 1 per Lola, BRM e più recentemente per Shadow, Lotus, Arrows e Theodore, dal suo atelier a Coventry nel Regno Unito lavora soprattutto per riprogettare la parte anteriore e le sospensioni della vecchia FA1, oltre che sull'aerodinamica che deve ottemperare alle nuove norme varate dalla Federazione relative all'introduzione del fondo piatto.
OSELLA FA1D, Corrado Fabi
Jacarepaguà, GP del Brasile 1983
Il lavoro di Southgate riguarda anche il telaio che ora viene realizzato con pannelli honeycomb di alluminio, un passo avanti rispetto ai soliti telai in tubi avional con pannelli di alluminio rivettati, abitualmente usati sulle precedenti Osella. Nonostante la nuova tecnica costruttiva, il telaio rimane comunque “vecchio stile” e ormai sorpassato dall'avvento della fibra di carbonio.
OSELLA FA1D, Corrado Fabi
Montecarlo, GP di Monaco 1983
La FA1D monta il classico motore V8 Ford-Cosworth DFV aspirato, anch'esso ormai declassato dall'avvento dei propulsori turbo, abbinato al cambio Hewland FGA a 6 rapporti. Le sospensioni non sono più a bilanciere ma adottano un sistema più moderno, a quadrilateri deformabili e tirante pull-rod, e la nuova veste aerodinamica, soprattutto all'anteriore, dona alla vettura una linea più morbida e filante.
OSELLA FA1D, Corrado Fabi
Spa-Francorschamps, GP del Belgio 1983
I risultati rimangono tuttavia assai deludenti, visto l'evoluzione dei motori turbo, e nelle saltuarie occasioni in cui i due piloti riescono a qualificarsi non vedono mai il traguardo. La FA1D viene utilizzata da Fabi fino al Gran Premio del Canada, ottava prova stagionale, mentre Ghinzani la porta in pista solo nelle prime tre gare prima di passare sulla più performante FA1E.
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