Il 1984 è un po' l'inizio del viale del tramonto per la prima esperienza della Renault come costruttore. Le ripetute delusioni degli anni precedenti portano i vertici della casa francese a decidere un deciso ridimensionamento dell'impegno in Formula 1, lasciando partire l'ottimo Alain Prost in direzione McLaren e rivedendo al ribasso il budget disponibile per la squadra corse. Anche la scelta dei due nuovi piloti non affermati come il francese Patrick Tambay, in arrivo dalla Ferrari dove era stato chiamato per sostituire Gilles Villeneuve dopo la sua morte e non certo per meriti sportivi, e l'inglese Derek Warwick, in arrivo dalla Toleman dove ha ottenuto solo pochi piazzamenti, sembra confermare questa sensazione.
RENAULT RE50, Derek Warwick
Brands Hatch, GP di Gran Bretagna 1984
Per la stagione 1984 il direttore tecnico Bernard Dudot, insieme al designer Michel Tétu e al capo aerodinamico Jean-Claude Migeot progettano la Renault RE50, realizzata con un telaio in monoscocca di carbonio sul quale viene montato il nuovo propulsore Renault EF4 V6 Turbo, un motore completamente nuovo nato per sostituire il glorioso EF1, un progetto ormai vecchio di sei anni, abbinato al classico cambio Hewland FGA a cinque marce rinforzato dalla stessa Renault.
RENAULT RE50, Patrick Tambay
Monza, GP d'Italia 1984
La nuova vettura ha un passo di 2680 mm, adotta pneumatici Michelin e ha un peso molto contenuto per essere dotata di un motore turbo. Questa leggerezza deriva principalmente dal nuovo telaio costruito utilizzando una minore quantità di fogli di fibra di carbonio che per contro indeboliscono l'intera struttura. Emblematico il caso di Monaco dove alla prima curva Warwick va contro le barriere, urtato poi dalla vettura del compagno di squadra Tambay, arrivato anche lui lungo in frenata. Entrambi i piloti riportano ferite alle gambe (per Tambay addirittura la frattura della sinistra) a causa dei bracci delle sospensioni delle loro auto che hanno perforato la monoscocca in carbonio.
RENAULT RE50, Patrick Tambay
Jacarepaguà, GP del Brasile 1984
La RE50 non risulta particolarmente performante sebbene le prove di inizio stagione lasciano presagire ben altro, con i due piloti costantemente nelle prime posizioni. La stagione è caratterizzata da molti ritiri e prestazioni mediocri inframezzate da qualche acuto, come i due secondi posti in Francia e in Gran Bretagna, ma senza alcuna vittoria. Anche la sete di carburante del nuovo motore EF4, accreditato di oltre 800 cv, crea problemi alla scuderia francese nonostante l'utilizzo di un dispositivo elettronico per il monitoraggio dei consumi introdotto a stagione in corso.
RENAULT RE50, Philippe Streiff
Estoril, GP del Portogallo 1984
Nell'ultima prova del campionato, disputata in Portogallo sul circuito di Estoril, viene iscritta una terza RE50 affidata al promettente giovane pilota francese Philippe Streiff che, dopo il tredicesimo posto in griglia con un tempo di oltre 1,5” più lento dei due titolari, in gara deve ritirarsi quando comunque viaggiava nelle retrovie. La Renault chiude così il campionato costruttori al quinto posto raccogliendo solo 34 punti mentre Warwick si piazza settimo con 23 punti e Tambay undicesimo con solo 11 punti, risultati che di certo non possono che spingere la dirigenza della casa transalpina alla scelta di puntare sulla sola fornitura di motori a scuderie esterne.
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