TYRRELL 012 '84 Ford-Cosworth DFY

   I fasti degli anni '60 e '70 per il team Tyrrell Racing Organisation sono ormai un lontano ricordo e la piccola scuderia di Ken Tyrrell è costretta, con i pochi mezzi a disposizione, a partecipare al campionato mondiale del 1984 con la medesima “012” utilizzata nella fase finale della stagione precedente. Anche per quanto riguarda i piloti, Tyrrell non può più permettersi ingaggi faraonici e le due monoposto ufficiali vengono affidate a due piloti debuttanti, il tedesco Stefan Bellof e il britannico Martin Brundle. Nel finale di stagione sia Bellof che Brundle vengono rimpiazzati dallo svedese Stefan Johansson e dal neozelandese Mike Thackwell. La ormai cronica mancanza di fondi per il team inglese si ripercuote anche sulla livrea della vettura che, dopo il classico blu di inizio stagione, cambia più volte nel corso della stagione in base allo sponsor.

TYRRELL 012, Martin Brundle
Jacarepaguà, GP del Brasile 1984

   Per sviluppare ulteriormente la ormai vecchia 012 i progettati Maurice Philippe e Brian Lisles si basano ancora su un ormai superato telaio in monoscocca di alluminio, al quale vengono applicati inserti in fibra di carbonio per rinforzare i punti di maggiore stress torsionale. Il motore utilizzato per la stagione 1984, non avendo a disposizione un ormai indispensabile propulsore turbo per poter sperare di competere ad alti livelli, è il solito V8 Ford-Cosworth che però viene aggiornato alla specifica DFY, accreditata di circa 40cv in più del precedente DFV. Le misure della 012 '84 ovviamente non cambiano rispetto al modello '83 e così il passo è di 2642 mm mentre il peso è ben al di sotto dei 540 Kg regolamentari.

TYRRELL 012, Stefan Bellof
Montecarlo, GP di Monaco 1984

   Proprio la leggerezza e la maneggevolezza della 012 sono le uniche carte che può giocarsi il team per tenere testa alle vetture turbo e durante la stagione viene escogitato un espediente non regolamentare, con le vetture che partono sensibilmente sottopeso riuscendo a tenere il passo delle più pesanti vetture turbo. Solo sul finire della gara la vettura effettua un pit-stop “strategico” durante il quale viene caricato un particolare liquido in appositi serbatoi per rientrare nel peso regolamentare in caso di verifiche a fine gara.

 TYRRELL 012, Stefan Johansson
Brands Hatch, GP di Gran Bretagna 1984

   Al termine della settima gara stagionale, il Gran Premio di Detroit, le Tyrrell vengono sottoposte a verifica con il peso che risulta regolare, ma i tecnici della federazione controllano anche il serbatoio d'acqua delle vetture, all'interno del quale viene scoperto un liquido sconosciuto che contiene dei piccolissimi pallini di piombo. A seguito di ulteriori analisi effettuate a luglio, la Federazione scopre che sulle vetture inglesi, durante la gara, viene effettuato un rabbocco con questo liquido che serve per arricchire l'aria immessa nei tromboncini di aspirazione, al fine di ritardare la detonazione del motore, rendendo così possibile l'utilizzo di un maggior rapporto di compressione e ottenere una maggiore potenza.

TYRRELL 012, Stefan Bellof
Imola, GP di San Marino 1984

   La FISA decide così di escludere il team Tyrrell dalle rimanenti gare del campionato del mondo e cancella tutti i punti ottenuti fino a quel momento dal team, oltre che quelli assegnati ai piloti. Viene comunque concesso alle monoposto Tyrrell di proseguire nel campionato, correndo però “sub judice”, fino al GP d'Olanda del 26 agosto. Dopo tale data, una volta esaminati i ricorsi, viene confermata la squalifica e la scuderia Tyrrell esclusa dalle restanti tre gare.



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