Il 1985 rappresenta la seconda stagione completa nella quale la Honda fornisce al team Williams i suoi potenti propulsori sovralimentati RA163-E V6 e la vettura sulla quale vengono montati è la nuova Williams FW10. Nella stagione precedente la FW09 faticava a reggere l'enorme potenza del motore nipponico, provocando i problemi di guidabilità che hanno afflitto Rosberg e Laffite per tutto il campionato.
WILLIAMS FW10, Nigel Mansell
Brands Hatch, GP d'Europa 1985
Per il 1985 il direttore tecnico Patrick Head, coadiuvato da Enrique Scalabroni, decide di progettare un telaio completamente nuovo, realizzando un monoscocca interamente in fibra di carbonio, al posto del misto alluminio e carbonio utilizzato sulla FW09, copiando la tecnica costruttiva introdotta per la prima volta dalla McLaren con la MP4 nel 1981 e successivamente adottata da tutte le squadre in considerazione degli indubbi vantaggi dal punto di vista della leggerezza e della rigidità. Per realizzare la FW10 la base meccanica viene ripresa a mani basse dalla precedente monoposto mentre per l'aerodinamica l'ingegnere Frank Dernie rende più filante la monoposto con un musetto più appuntito e meno tozzo rispetto a prima e con fiancate dal disegno più morbido e che copiano le forme di quelle viste sulla MP4/2 della McLaren.
WILLIAMS FW10, Keke Rosberg
Silverstone, GP di Gran Bretagna 1985
Anche il retrotreno cambia con il nuovo alettone, che da regolamento non può più avere i “candelabri” laterali, e con la forma della carrozzeria che presenta la rastrematura a forma di collo di bottiglia già vista sulla versione “B” della FW09 utilizzata nel finale di stagione 1984. Con l'abolizione dei rifornimenti in gara anche la Williams deve utilizzare un serbatoio più capiente che rende il passo della vettura sensibilmente più lungo, 2794 mm contro i 2769 precedenti e fa aumentare il peso della vettura di 5 kg, ampiamente compensati dalla esorbitante potenza del V6 turbo Honda che nella nuova configurazione 165-E introdotta a stagione in corso eroga 900 cv in configurazione da gara per passare abbondantemente i 1000 nel giro singolo in prova.
WILLIAMS FW10, Keke Rosberg
Spa-Francorschamps, GP del Belgio 1985
Nonostante l'enorme potenza l'utilizzo di nuove turbine più piccole rende molto più fluida l'erogazione della stessa, come testimoniato dai piloti titolari nel 1985, lo svedese Campione del Mondo Keke Rosberg e l'inglese Nigel Mansell, che ritengono più docile e facile da guidare la FW10 rispetto alla precedente vettura, grazie anche alla rigidità del nuovo telaio in carbonio. Per capire la professionalità e la perizia del lavoro fatto dalla Honda, si tenga presente che la casa nipponica ha voluto in Giappone uno chassis completo della FW10 sul quale montare il proprio V6 turbo per effettuare i test in pista con il pilota collaudatore Honda, Satoru Nakajima. Con tutte queste premesse il 1985 non può che essere una stagione di rinascita per la scuderia di Grove che infatti ottiene 4 vittorie, 3 secondi posti e 1 terzo, totalizzando 71 punti e permettendo a Rosberg e al team stesso di piazzarsi terzi nella classifica mondiale. Altra novità per la scuderia Williams è rappresentata dal cambio di livrea che, dopo otto anni con il bianco-verde dominante, da questa stagione il team propone la tipica livrea gialla-bianco-blu che diventerà un marchio di fabbrica fino alla stagione 1993 accompagnando la squadra in un periodo di grandi successi con tre titoli piloti e quattro costruttori.
WILLIAMS FW10, Nigel Mansell
Brands Hatch, GP d'Europa 1985
La FW10 infatti rappresenta il punto di partenza per le importanti evoluzioni del 1986 e 1987, stagioni nelle quali la Williams FW011 con il suo V6 Honda turbo diventerà la vettura da battere. Un curiosità della vettura di Nigel Mansell riguarda il colore del suo numero 5 che nella seconda metà di stagione viene colorato di rosso, contrariamente a inizio campionato, in cui è bianco. Questo particolare, nel tempo, diventerà il "simbolo" del grande pilota inglese, tanto da accompagnarlo anche in competizioni diverse dalla Formula 1.
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