ZAKSPEED 861 Turbo

   Dopo il primo difficile anno di apprendistato, la scuderia tedesca Zakspeed si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione 1986 con rinnovata fiducia. L'unico tecnico a disposizione di Erik Zakowski, il team-owner della scuderia, è Paul Brown che dopo aver realizzato la precedente 841 la aggiorna per creare la nuova Zakspeed 861. Pur se diretta evoluzione della precedente 841, la nuova monoposto viene affinata e migliorata soprattutto per ridurre il peso e migliorare l'affidabilità dei vari componenti che sono tutti costruiti direttamente dalla stessa Zakspeed.

ZAKSPEED 861, Jonathan Palmer
Imola, GP di San Marino 1986

   Il telaio è ancora quello del primo chassis del 1983 ed è realizzato con una monoscocca in composito di fibra di carbonio e kevlar. La riduzione delle dimensioni del serbatoio del carburante a 195 litri, imposto dalla federazione per la stagione 1986, consente alla 861 di essere più piccola, consentendo un migliore flusso d'aria verso l'alettone posteriore che crea una maggiore deportanza e aderenza. Nonostante gli sforzi per ridurre il peso, la monoposto ha ancora il notevole peso di 575 kg, dovuti soprattutto ai materiali tradizionali e poco costosi utilizzati sulla 861, costruita sempre con un budget piuttosto limitato.

ZAKSPEED 861, Huub Rothengatter
Montecarlo, GP di Monaco 1986

   Sospensioni e cambio rimangono identici alla 841 mentre viene leggermente evoluto il motore, che ovviamente è ancora il Zakspeed 1500 L4 da 1495 cc progettato in casa da Norbert Kreyer e realizzato partendo da un basamento Ford 4 cilindri in linea. Durante la stagione 1985 infatti il team ha lavorato allo sviluppo del proprio sistema di iniezione elettronica del carburante da utilizzare nel 1986, partendo da un sistema di iniezione meccanica. La complessità del progetto spinge però Zakowski verso un accordo con la Bosch per utilizzare il sistema di iniezione elettronica Bosch Motronic a bassa pressione, originariamente destinato a un motore turbo quattro cilindri in linea progettato dall'Alfa Romeo ma mai realizzato.

 ZAKSPEED 861, Jonathan Palmer
Jacarepaguà, GP del Brasile 1986

   Grazie a questa nuova iniezione viene sensibilmente migliorata la risposta in fase di accelerazione, la guidabilità ai bassi regimi e soprattutto il consumo di carburante. Non viene invece migliorata la potenza del 4 cilindri Zakspeed che rimane tra le più basse dei motori '86, con 850 cv in configurazione gara e poco più di 950 per le prove. La sponsorizzazione della West anche in questa stagione copre i costi per schierare una sola monoposto, affidata al pilota inglese Jonathan Palmer, presente in tutte le gare e non solo in quelle europee come nella scorsa stagione. Dalla terza prova stagionale però ma l'olandese Huub Rothengatter, sostenuto finanziariamente dai suoi sponsor personali, porta i fondi necessari per schierare una seconda vettura che prende parte regolarmente al resto del campionato.

 ZAKSPEED 861 Huub Rothengatter
Österreichring, GP d'Austria 1986

   Nonostante gli sforzi del piccolo team di Niederzissen, un piccolo comune nell'ovest della Germania vicino a Bonn, i risultati sono ancora piuttosto deludenti e la zona punti rimane un miraggio piuttosto lontano. Qualche discreto exploit di Palmer e una incidenza di ritiri per guasti meccanici in diminuzione rispetto alla stagione precedente, permettono alla Zakspeed di conquistare l'undicesimo posto in classifica costruttori, con zero punti ma davanti a Osella, Haas-Lola, AGS e Minardi, grazie ai migliori risultati.




Commenti