La storia della AGS nasce negli anni '50 a Gonfaron in Provenza, nella Francia meridionale, dove il giovane Julien Henri lavora come meccanico per auto nella sua stazione di servizio “Garage de l'Avenir”. Il giovane Julien decide di dedicarsi più assiduamente alla sua passione per le corse automobilistiche, tanto da intraprendere una saltuaria attività da pilota dilettante. E' proprio a partire da questa passione e dal buon andamento dei suoi affari che decide di trasformare la sua stazione di servizio in una officina-atelier per la preparazione di vetture da competizione che chiama Automobiles Gonfaronaises Sportives (AGS). Motivato dal suo amico e socio Christian Vanderpleyn, coglie l'opportunità di partecipare al neonato campionato di Formula France e, a partire dal 1968, la AGS comincia a costruire in proprio monoposto a ruote scoperte, siglando i telai con le iniziali del nome di Henri.
AGS JH21C, Ivan Capelli
Estoril, GP del Portogallo 1986
Il primo telaio marchiato AGS viene quindi siglato JH1 e viene progettato da Vanderpleyn che, dopo aver lavorato per anni come meccanico al fianco di Henri, da questo momento sarà il progettista di quasi tutte le AGS costruite in seguito, fino alla sua prematura scomparsa nel 1992. Nel 1969 con la “JH1” pilotata da François Rabbioni, la scuderia AGS debutta nella nuova serie francese, senza peraltro ottenere risultati di rilievo. Con il passare del tempo però la AGS diventa una delle più interessanti realtà "artigianali" dell'automobilismo sportivo francese, sempre più protagonista in diverse categorie, in particolare in Formula Renault e Formula 3. Nel 1978 debutta in F2 con il pilota Richard Dallest, già autore di buone prove con l'AGS in Formula Renault. Dopo due anni di scarsi risultati nel 1980, con la JH15, Dallest ottiene due storiche vittorie per la AGS a Pau e Zandvoort.
AGS JH21C, Ivan Capelli
Monza, GP d'Italia 1986
Nel 1982 entrano in scuderia i giovani piloti Pascal Fabre e Philippe Streiff con i quali la AGS affronta le tre stagioni seguenti, ottenendo con Streiff diversi piazzamenti a podio e conquistando il quarto posto in classifica nel '83 e nel '84. Nel 1985 la Formula 2 viene rimpiazzata dalla Formula 3000 alla quale la AGS partecipa senza ottenere risultati ma da dove Julien Henri trova spunto per affrontare il salto in Formula 1, visti anche gli elevati costi di gestione di un team in Formula 3000. I buoni rapporti con la dirigenza Renault permettono al costruttore francese di ottenere lo chassis 031 delle Renault RE40 del 1983 dal quale Christian Vanderpleyn, coadiuvato dal designer Michel Costa, parte per progettare la nuova AGS JH21, monoposto assemblata per partecipare al campionato del mondo dì di Formula 1 del 1986.
AGS JH21C, Ivan Capelli
Monza, GP d'Italia 1986
Del telaio Renault in monoscocca di carbonio vengono utilizzate anche le sospensioni pull-rods e il cambio Hewland modificato dai tecnici Renault, mentre non potendo disporre del V6 turbo francese, Henri dirotta la propria scelta sul più economico 615/90 V6 turbo della Motori Moderni progettato da Carlo Chiti e che già equipaggia le Minardi. La JH21, che ha un passo di 2830 mm e un peso di 560 kg, nel corso della stagione viene testata e modificata più volte, tanto che quando finalmente scende in pista al Gran Premio d'Italia a Monza è già alla versione “C”. Da notare anche che il primo pilota a testare la JH21 è il francese Didier Pironi, tornato al volante di una Formula 1 a quattro anni dal terribile incidente di Hockenheim che aveva posto fine alla sua carriera agonistica.
AGS JH21C, Ivan Capelli
Monza, GP d'Italia 1986
Il francese però, dopo aver provato la macchina sul circuito Paul Ricard di Le Castellet, decide di non proseguire il suo impegno lasciando il posto al giovane pilota italiano, debuttante in Formula 1, Ivan Capelli. Con il nome di “AGS Jolly Club” il 7 settembre a Monza inizia così l'avventura della piccola scuderia francese in Formula 1 che nel 1986 prende parte solamente al GP d'Italia e al successivo GP del Portogallo, ottenendo in entrambi i casi il venticinquesimo posto in griglia ma costretta al ritiro per guasti meccanici in entrambe le gare.
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