La stagione 1988 per il team Arrows prosegue in linea con la precedente, cercando di sfruttare le grandi potenzialità messe in luce dalla A10 del 1987 ed evoluta alla versione “B” per la stagione '88. La monoposto progettata da Ross Brawn infatti si è rivelata un'ottima monoposto, troppe volte fermata da guasti meccanici riconducibili alle vibrazioni del propulsore Megatron, derivante dal buon M12/13 1.5 L4 turbo della BMW risalente ad un progetto vecchio ormai di parecchi anni.
ARROWS A18B, Eddie Cheever
Monza, GP d'Italia 1988
Per risolvere i problemi del propulsore lo svizzero Heini Mader, responsabile della preparazione del motore Megatron, si avvale dell'ex ingegnere BMW Gerdt Schuman, che risolve l'affidabilità del turbo tedesco anche se permane il principale problema da sempre manifestato dal 4 cilindri bavarese, il turbo-lag o meglio la risposta ritardata del propulsore rispetto al comando dell'acceleratore. Sui circuiti veloci il problema non crea molte difficoltà ma sui percorsi tortuosi i piloti sono costretti ad anticipare l'accelerata addirittura prima di aver raggiunto il punto di corda, con il problema che la risposta del motore arriva in modo improvviso, come si trattasse di un comando on/off e non di un normale acceleratore.
ARROWS A18B, Derek Warwick
Monza, GP d'Italia 1988
Un altro problema del motore tedesco è la valvola pop-off voluta dalla federazione per limitare la pressione di sovralimentazione. Già nel 1987 Mader aveva il problema che la valvola interveniva molto prima dei 4 bar previsti dal regolamento, facendo perdere parecchia potenza al motore in fase di accelerazione. Per il 1988 le valvole sono tarate a 2,5 bar ma anche in questo caso il problema sui motori Megatron persiste, con la valvola che interviene a circa 2,3 bar, facendo perdere oltre 40 cv al motore. Solo verso la fine della stagione il problema viene risolto spostando la valvola più in basso rispetto al turbo e permettendo così l'ottimale funzionamento della stessa. In questo modo il motore Megatron può finalmente sviluppare la potenza di tutto rispetto di circa 640 cv, permettendo alle vetture di Milton Keynes di raggiungere la maggiore velocità di punta sul circuito di Monza dove toccano i 322 km/h, più veloci anche di Ferrari e McLaren, le due monoposto che dominano il campionato 1988.
ARROWS A10B, Eddie Cheever
Detroit, GP degli Stati Uniti 1988
la nuova Arrows A10B può finalmente esprimere le sue potenzialità, grazie al lavoro di sviluppo portato avanti da Ross Brawn che sul medesimo telaio monoscocca in fibra di carbonio della precedente vettura, migliora le sospensioni push-rod nella risposta alle sollecitazioni, rendendo la vettura più stabile. Viene anche affinata la veste aerodinamica, che si presenta molto pulita, e la fluidodinamica interna alle fiancate, permettendo di ottenere un minore resistenza a tutto vantaggio della velocità di punta. La A10B si rivela molto competitiva e capace di una costanza di piazzamenti sempre a ridosso delle migliori scuderie.
ARROWS A10B, Eddie Cheever
Silverstone, GP di Gran Bretagna 1988
La coppia di piloti Eddie Cheever e Derek Warwick, lottano costantemente a ridosso dei migliori e il podio ottenuto da Cheever a Monza è il coronamento della migliore stagione nella storia del team Arrows. I 23 punti conquistati nel 1988 e il quarto posto in classifica costruttori sono dovuti soprattutto grazie alla costanza di Warwick, capace di andare a punti per ben 7 volte. Purtroppo però questa stagione segna anche la fine dell'era dei turbo e la vigilia di una rivoluzione tecnica che mischierà pesantemente le carte costringendo la scuderia capitanata da Jackie Oliver a ripartire da zero.
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