L'ultima Arrows disegnata da Ross Brawn, prima del suo passaggio alla Benetton, è la A11. La nuova monoposto del team di Milton Keynes è una vettura completamente diversa dalla precedente, data la rivoluzione nei regolamenti che obbliga i team a tornare ai motori aspirati e abbandonare i potentissimi motori turbo, con i quali era dotata anche la precedente A10 dopo l'acquisizione dei progetti del BMW M12/13 ribattezzati Megatron e curati dallo svizzero Heini Mader.
ARROWS A11, Eddie Cheever
Phoenix, GP degli Stati Uniti 1989
Brawn, ora coadiuvato da James Robinson, realizza un nuovo telaio monoscocca in fibra di carbonio e kevlar, sul quale però da questa stagione viene montato il motore Ford-Cosworth V8 nella nuova versione DFR che riesce a toccare i 620 cv di potenza massima. Viene mantenuto lo schema push-rod delle sospensioni, sia all'anteriore che al posteriore, così come il precedente gruppo trasmissione con il vecchio cambio Hewland a cinque rapporti rivisto dai tecnici Arrows. Il genio di Brawn però si nota nel disegno estremamente compatto del corpo macchina, con una aerodinamica ancora più ricercata ed una "taglia small" della vettura.
ARROWS A11, Derek Warwick
Monza, GP d'Italia 1989
Grazie al motore aspirato, che non necessita delle grandi masse radianti del turbo Megatron, le fiancate ora sono molto corte e basse, il cofano motore ricopia quasi fedelmente gli ingombri del V8 Ford-Cosworth e la rastrematura del posteriore a collo di bottiglia è molto accentuata. La zona più interessante rimane comunque l'anteriore con un nuovo musetto più squadrato e appuntito rispetto a quello della A10. La novità principale si nota sull'ala anteriore, dotata di doppie alette verticali per facilitare il passaggio dell'aria ai piccoli sidepod posizionati tra le ruote e il telaio e che hanno la funzione di indirizzare il flusso aerodinamico verso l'esterno della monoposto.
ARROWS A11, Derek Warwick
Phoenix, GP degli Stati Uniti 1989
La compattezza e le linee “slim” del telaio comportano qualche problema di ingresso nell'abitacolo per il pilota americano Eddie Cheever, a causa della sua statura piuttosto alta, problema che invece non ha il più minuto pilota britannico Derek Warwick. Durante la stagione anche l'inglese, debuttante in Formula 1, Martin Donnelly guida la A11, nel Gran Premio di Francia per sostituire Warwick lievemente infortunato. Sebbene leggermente meno competitiva della A10B, anche la nuova A11 ha tutto sommato un discreto successo, più in gara che in prova, riuscendo a conquistare per sette volte la zona punti e ottenere 13 punti nella classifica costruttori, permettendo al team Arrows di classificarsi al settimo posto.
ARROWS A11, Eddie Cheever
Imola, GP di San Marino 1989
Nel Gran Premio di casa, a Phoenix in Arizona, Eddie Cheever conquista anche l'unico podio dell'anno per il team Arrows, ottenendo il terzo posto in gara. La A11 farà anche una fugace apparizione nella prima gara della stagione 1990, prima di essere sostituita dalla versione “B”.
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