EUROBRUN ER188 Ford-Cosworth DFZ

   Walter Brun e Giampaolo Pavanello sono entrambi personaggi di notevole successo nel mondo del motorsport internazionale. Lo svizzero Brun, originario di Lucerna, è stato prima pilota di buon livello e poi proprietario della Brun Motorsport, uno dei più importanti team internazionali in ambito sportcar dove, con le Porsche 962C, ottiene parecchi successi nel Gruppo C. Purtroppo proprio con una di queste vetture nel 1985 durante la 1000 Km di Spa-Francorchamps perde la vita il promettente pilota Stefan Bellof, già autore di ottime prestazioni in Formula 1. Giampaolo Pavanello invece è un ingegnere padovano, già conosciuto nel mondo della Formula 1 per essere stato uno delle "anime" della Euroracing che, dopo i successi in Formula 3, sbarca nella massima serie gestendo il reparto sportivo dell'Alfa Romeo dopo che la casa milanese aveva esautorato l'Autodelta di Carlo Chiti.

EUROBRUN ER188, Oscar Larrauri
Montacarlo, GP di Monaco 1988

   Dopo il ritiro della Casa del Biscione alla fine della stagione 1985, Pavanello inizia a cercare progetti alternativi e trova proprio in Brun un partner, almeno sulla carta, perfetto per proseguire la sua avventura in Formula 1. Lo svizzero è conosciuto come un consumato uomo di pista e un ingegnere fra i più quotati, e con il manager padovano fondano così il nuovo sodalizio italo-svizzero EuroBrun, frutto della fusione degli organici delle due scuderie originarie. La sede operativa del nuovo team rimane quella originaria della Euroracing a Senago, nei pressi di Milano, e l'ex progettista Alfa Romeo, Mario Tollentino, coadiuvato da Bruno Zava, viene incaricato di concepire la prima vettura da Formula 1 in vista della stagione 1988.

 EUROBRUN ER188, Stefano Modena
Jacarepaguà, GP del Brasile 1988

   Il budget è molto limitato e così la nuova EuroBrun ER188 è ispirata direttamente, se non proprio una copia esatta, alle ultime Alfa Romeo progettate da Tollentino e in particolare all'ultima versione della "185" che doveva servire come vettura sperimentale in vista della stagione 1986 ma mai scesa in pista, dopo il ritiro definitivo dell'Alfa Romeo dalla massima serie voluto dalla dirigenza FIAT. Questo filone progettuale, tuttavia, è vecchio ormai di oltre tre anni e la velocità con cui spuntano nuove idee e tecnologie nella Formula 1 di fine anni '80, non può che fare della ER188 una vettura “nata vecchia” e con prestazioni mediocri. I limiti principali della monoposto sono soprattutto di carattere aerodinamico, ormai diventata la parte dominante per le buone prestazioni delle monoposto.

EUROBRUN ER188, Stefano Modena
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1988

   Il telaio della nuova ER188 è un immancabile monoscocca in fibra di carbonio, sul quale trova posto il V8 Ford-Cosworth DFZ in versione clienti e il cambio Hewland a sei rapporti modificato dai tecnici EuroBrun. Le sospensioni sono a quadrilateri deformabili con schema push-rod all'anteriore e pull-rod al posteriore, anche se nel finale di stagione sulla vettura evoluta alla versione “B” anche al posteriore viene utilizzata la configurazione push-rod. Come piloti vengono scelti l'argentino Oscar Larrauri, già con Brun alla guida delle 962 nel Gruppo C, e l'italiano Stefano Modena, ottimo pilota in Formula 3000 e che ha già debuttato in Formula 1 nell'ultima gara del 1987 quando sostituisce Patrese sulla Brabham. I due hanno molte difficoltà per qualificare le vetture e ancora di più a portarle indenni al traguardo, oltretutto l'inesperienza di Larrauri fa in modo che all'argentino venga dato il soprannome di “chicane mobile” per le tante volte che le vetture di testa lo superano durante le gare.

 EUROBRUN ER188, Stefano Modena
Adelaide, GP d'Australia 1988

   A metà stagione Brun contatta Christian Danner per sostituire l'argentino ma la stazza del pilota tedesco ancora una volta è responsabile del suo mancato ingaggio, non riuscendo ad entrare nel piccolo chassis della ER188, e così la scuderia italo-elvetica prosegue con Larrauri fino alla fine della stagione. Nell'ultima gara, in Australia, la ER188B si presente con una nuova livrea giallo/bianca, dovuta ad uno sponsor locale, e con la completa assenza del cofano motore ma anche questo escamotage non produce risultati e l'undicesimo posto ottenuto da Modena in Ungheria rimane il miglior piazzamento della stagione 1988. La totale assenza di risultati a fine campionato inducono Pavanello a ritirare il proprio appoggio alla scuderia che rimane completamente nelle mani di Brun in quale, giocoforza, dovrà cercare nuove soluzioni ed alleanze per proseguire nel 1989.




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