Nel novembre 1986 l'ex pilota di Rally, di gare di durata e con due presenze in Formula 1 nel '74 oltre che già direttore sportivo di Renault e Ligier, Gèrard Larrousse ed il suo amico Didier Calmels decidono di costituire una nuova scuderia di Formula 1, denominandola Team Larrousse Calmels. L'obbiettivo è di partecipare alla stagione 1987 iscrivendo la loro scuderia con sede ad Antony, un piccolo comune situato nel nord della Francia. La neonata scuderia francese si accorda con la Lola Racing Cars per la costruzione del telaio, dopo che il costruttore inglese ha cessato la collaborazione con la scuderia americana di Carl Haas a fine '86.
LARROUSSE-LOLA LC87, Yannick Dalmas
Adelaide, GP d'Australia 1987
Eric Harrison Broadley, ex pilota oltre che progettista e fondatore della Lola, accetta di progettare una monoposto da Formula 1 per la scuderia francese, partendo dalla base delle Lola T87/90, monoposto prodotta dalla casa inglese e omologata per partecipare al campionato di Formula 3000. La scelta del motore cade ovviamente sull'aspirato Ford-Cosworth DFZ da 3,5 litri, economico, affidabile e soprattutto molto più semplice da gestire rispetto ad un motore turbo.
LARROUSSE-LOLA LC87, Philippe Alliot
Estoril, GP del Portogallo 1987
Il progetto della Larrousse-Lola LC87 è affidato all'ingegnere australiano Ralph Bellamy, già conosciuto in Formula 1 per aver realizzato negli anni passati le monoposto di team come Brabham, Fittipaldi e Ensign, mentre Broadley svolge la funzione di direttore tecnico. Intorno ad un telaio monoscocca in fibra di carbonio realizzano un vettura semplice ma sufficientemente competitiva tanto da conquistare per ben quattro volte la zona punti nella stagione di esordio.
LARROUSSE-LOLA LC87, Yannick Dalmas
Hermanos Rodriguez, GP del Messico 1987
Come per il motore anche per il cambio viene fatta la medesima scelta in economia, scegliendo uno Hewland FGB a cinque marce, mentre le sospensioni sono a quadrilateri deformabili con doppi bracci trasversali in configurazione pull-rods. La scelta di realizzare un monoposto in economia, scelta obbligata visto il budget limitato del nuovo team, da come risultato una vettura piuttosto goffa, con un muso piuttosto massiccio e con il gruppo motore/cambio completamente a vista che denota una completa mancanza di uno studio aerodinamico al posteriore, tipico delle monoposto da Formula 3000 con le quali lavorano abitualmente i tecnici Lola. Nonostante le difficoltà legate al primo anno di presenza in Formula 1 e lo svantaggio notevole rispetto alle vetture dotate di motore turbo, il francese Philppe Alliot, unico pilota del team Larrousse, riesce a conquistare tre sesti posti.
LARROUSSE-LOLA LC87, Philippe Alliot
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1987
Nelle ultime tre gare stagionali Larrousse riesce addirittura a schierare una seconda monoposto, affidandola al connazionale Yannick Dalmas che ottiene il migliore piazzamento delle scuderia nel 1987, concludendo in quinta posizione l'ultima gara della stagione, disputata in Australia. Purtroppo per Larrousse non essendo stato iscritto all'inizio del mondiale, i punti iridati conquistati da Dalmas non vengono assegnati alla scuderia transalpina. Il team chiude comunque in nona posizione il Campionato Costruttori, giungendo secondo nel Trofeo Colin Chapman dedicato a vetture con motore aspirato.
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