Con il ritiro della Renault avvenuto a fine 1986 anche la Ligier si trova senza il motore turbo francese, tanto desiderato e rincorso dal patron della scuderia Guy Ligier, costretto nuovamente a cercare sul mercato un fornitore in grado di garantire adeguate prestazioni alle sue monoposto. L'occasione viene offerta dal ritiro dalla Formula 1 dell'Alfa Romeo che aveva già in progetto un 4 cilindri in linea sul modello del BMW M12/13. La casa milanese accetta così di proseguire lo sviluppo del nuovo 415T, ancora in fase di messa a spunto e nato per sostituire il vecchio V8 890T, per equipaggiare le nuova vettura Ligier JS29.
LIGIER JS29B, Renè Arnoux
Montecarlo, GP di Monaco 1987
Il nuovo 415T viene testato inizialmente su un vecchio chassis Alfa Romeo 185, assemblato appositamente dalla Euroracing e chiamato 185V, per poi proseguire lo sviluppo su uno chassis Ligier JS29 lungamente utilizzato durante l'inverno da René Arnoux e Piercarlo Ghinzani con risultati altalenanti. Il nuovo motore Alfa Romeo viene però pubblicamente criticata da Arnoux che lo giudica una "minestra riscaldata". Non è chiaro se per queste affermazioni o, come più probabile, per l'opposizione che pone la Fiat all'impegno dell'Alfa Romeo in Formula 1, vedendola come una concorrente in casa essendo nell'azionariato Ferrari oltre che neo proprietaria della stessa Alfa. Sta di fatto che il progetto del turbo 415T venne bruscamente interrotto dalla casa milanese.
LIGIER JS29B, Renè Arnoux
Montecarlo, GP di Monaco 1987
Ligier, trovandosi senza motore a poche settimane dal via del campionato, si rivolge a Jackie Oliver per poter utilizzare il turbo Megatron, ovvero il vecchio BMW M12/13 che ha la stessa conformazione 4L del 415T anche se completamente diverso come impianto idraulico ma soprattutto poco equilibrato. Le vibrazioni prodotte dal turbo tedesco infatti obbligano gli ingegneri Ligier a rivedere completamente la sospensione posteriore, soggetta a continue rotture dovute proprio alle vibrazioni, e a ritardare il debutto della vettura. La JS29, anche se iscritta con il solo Arnoux nella gara di apertura del campionato in Brasile, non scende mai in pista ed è sostituita in tutta fretta dalla Ligier JS29B dotata del turbo Megatron che debutta a Imola nel secondo Gran Premio stagionale.
LIGIER JS29B, Renè Arnoux
Imola, GP di San Marino 1987
Il progetto della nuova monoposto viene seguito dalla squadra di tecnici composta dal progettista Claude Galopin, dal designer Michel Beaujon e dall'ingegnere aerodinamico Henri Durand, capitanati dal direttore tecnico Michel Tétù. la vettura è molto convenzionale con il telaio monoscocca in fibra di carbonio, sospensioni push-rod sia all'anteriore che al posteriore, un passo di 2835 mm e un peso di 540 kg. La JS29B si rivela piuttosto scarsa e dalla sesta gara del campionato in Francia viene aggiornata nella nuova versione “C”, modificata soprattutto al posteriore per cercare di ovviare ai problemi di installazione del nuovo propulsore Megatron. Per assurdo l'unico punto conquistato dalla scuderia francese nel 1987 arriva in Belgio, terza gara stagionale e seconda per la scuderia Ligier, con il sesto posto conquistato da Arnoux al volante della prima versione “B” della JS29.
LIGIER JS29C, Piercarlo Ghinzani
Estoril, GP del Portogallo 1987
Con l'introduzione della versione “C” infatti i risultati peggiorano ulteriormente con un susseguirsi di ritiri dovuti a noie meccaniche e con il solo Ghinzani capace di ottenere per due volte l'ottavo posto in gara. A onore del vero bisogna dire che la fornitura del motore Megatron, da questa stagione di proprietà della Arrows, è molto limitata sia nel numero di motori messi a disposizione della Ligier sia nella qualità degli stessi propulsori. I 4 cilindri bavaresi sono infatti gestiti dal preparatore svizzero Heini Mader che riserva le migliori unità alla squadra di Jackie Oliver. Per la Ligier la stagione si chiude con un mesto undicesimo posto nella classifica costruttori e con 1 solo punto conquistato, in quella che rimane una delle peggiori stagioni nella storia della scuderia francese.
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