Con la fine della stagione '86 finisce anche un triennio di assoluto dominio per la scuderia McLaren che con la MP4/2 TAG-Porsche, nelle sue varie evoluzioni, vince 3 titoli piloti e 2 campionati costruttori. Dopo l'uscita di scena del geniale John Barnard, passato alle dipendenze della Ferrari, il compito non facile del nuovo ingegnere esecutivo Steve Nichols è quello di realizzare una nuova monoposto che sappia tenere alto l'onore della scuderia di Woking e abbia la forza di tenere testa alle sempre più performanti Williams-Honda. Il gruppo di tecnici con i quali collabora Nichols sono il capo designer Neil Oatley, il vice capo progettista Gordon Kimball, l'ingegnere capo Tim Wright e il capo aerodinamico Bob Bell, che danno vita alla
McLaren MP4/3.![]() |
McLAREN MP4/3, Alain Prost Jacarepaguà, GP del Brasile 1987 |
La nuova monoposto è molto simile alla precedente e mantiene un rapporto di parentela molto stretto, soprattutto sotto l'aspetto tecnico. Il telaio, sempre un monoscocca di carbonio costruito dalla Hercules Aerospace, è praticamente lo stesso della MP4/2, solo leggermente modificato nella zona del serbatoio che da questa stagione può contenere una quantità massima di benzina di 180 litri contro i 195 del 1986. Sotto la nuova veste estetica troviamo ancora lo stesso schema delle sospensioni push-rod sia all'anteriore che al posteriore, così come identico è il cambio manuale a cinque rapporti della tedesca Getrag, che da sempre collabora nelle competizioni con Porsche. Il motore è il solito TAG-Porsche TTE PO1 V6 Turbo leggermente rivisto nel rapporto di compressione e nel bilanciamento dei contralberi, oltre che nell'elettronica per far fronte non solo al nuovo limite del carburante, ma anche all'utilizzo obbligatorio della valvola pop-off imposta dalla FIA per limitare la pressione di sovralimentazione a 4,0 bar. Con queste nuove limitazioni il motore adesso sviluppa una potenza massima di 850 cv in gara, mentre sul giro singolo può essere spinto fino ai 1050 cv a 12300 giri.
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McLAREN MP4/3, Alain Prost Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1987 |
Le novità più grandi però sono nell'aspetto della monoposto che ora ha una linea molto più bassa e filante grazie anche all'utilizzo di nuovi radiatori che permettono di realizzare pance laterali più snelle e con un aspetto più pulito, senza più la gobba che caratterizzava la precedente versione Anche in musetto viene snellito con una forma più stretta che aiuta a dare un aspetto snello alla nuova vettura. I più maliziosi vedono nel progetto della MP4/3 una certa somiglianza alla Brabham BT55 del '86, sostenendo che nel progetto della nuova monoposto di Woking ci sia lo zampino di Gordon Murray, storico progettista Brabham e dal 1987 alle dipendenze della McLaren, anche se con il ruolo di direttore tecnico del reparto GT. Lo stesso team manager Jo Ramirez minimizza l'intervento di Murray, sostenendo che il tecnico sudafricano abbia solo funzione di controllo qualità. Tuttavia lo stesso Murray più volte afferma che la MP4/3 sia stata realizzata seguendo i suoi disegni della BT55, legalmente suoi e quindi liberamente utilizzabili in McLaren, affermazioni regolarmente smentite dalla stessa McLaren e soprattutto da Steve Nichols che firma il progetto della MP4/3.
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McLAREN MP4/3, Stefan Johansson Jacarepaguà, GP del Brasile 1987 |
La MP4/3, che ha un passo da 2794 mm e un peso di 540 kg, si dimostrata fin da subito molto competitiva conquistando nelle prime tre gare del 1987 due vittorie con il confermato Campione del Mondo in carica Alain Prost e due podi, oltre che un quarto posto, con il nuovo arrivato Stefan Johansson. Questa competitività è dovuta al fatto che tutti i motoristi settano la valvola pop-off al massimo dei 4 bar consentiti, riscontrando non pochi problemi, mentre i tecnici Porsche preferiscono utilizzare solo 3,6 bar rinunciando ad una cinquantina di cavalli ma avendo un'erogazione della potenza più lineare. Una volta risolti i problemi dai tecnici Honda e Renault, le Williams di Piquet e Mansell e la Lotus di Senna cominciano a volare lasciando solamente le briciole alle McLaren MP4/3, che nei restanti tredici Gran Premi raccolgono solo 6 podi bassi, oltre alla vittoria di Prost in Portogallo, vittoria che consente al francese di diventare il pilota più vincente in assoluto, all'epoca, con 27 vittorie.
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McLAREN MP4/3, Alain Prost Estoril, GP del Portogallo 1987 |
A Fine stagione i 76 punti ottenuti dai due piloti portano comunque il team McLaren al secondo posto nella classifica costruttori, anche se staccato di oltre 60 punti dalla Williams-Honda. A fine stagione si chiude anche la collaborazione con la TAG-Porsche che tanti successi ha portato alla McLaren e che dal 1988 verrà motorizzata dalla Honda.
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