ZAKSPEED 881 Turbo

   La mancanza di possibilità economiche sufficienti a garantire uno sviluppo continuo ed efficace della vettura diventa un problema sempre più grande per la scuderia tedesca West Zakspeed Racing di Erich Zakowski, e così la monoposto per la stagione 1988, la Zakspeed 881, altro non è che l'ennesima rivisitazione di un progetto vecchio di due anni che ha già avuto nella "871" una semplice evoluzione dell'originaria "861".

ZAKSPEED 881, Bern Schneider
Jacarepaguà, GP del Brasile 1988

   La rivisitazione della vettura viene ancora gestita dagli ingegneri Chris Murphy e Heinz Zollner che nella stagione precedente avevano preso il posto di Paul Brown, autore delle prime Zakspeed da Formula 1. Nonostante che il nuovo regolamento preveda il posizionamento della pedaliera dietro all'asse delle ruote anteriori per i telai di nuova costruzione, Zakowski preferisce avvalersi della deroga che permette di non rispettare tale regola per chi utilizza i telai del 1987, impiegando così risorse minime per aggiornare la monoposto.

ZAKSPEED 881, Bern Schneider
Monza, GP d'Italia 1988

   Rimane quindi invariato il passo di 2830 mm, lo schema delle sospensioni a quadrilateri deformabili con doppio braccio trasversale in configurazione pull-rod e la carrozzeria, con solo qualche miglioria a livello aerodinamico. Invariato è anche il motore Zakspeed 1500-L4 turbo che, nonostante la riduzione della pressione massima di sovralimentazione che da questa stagione è fissata a 2,5 bar, rimane uno dei motori più potenti del 1988, con 660 cv. Non avendo a disposizione il budget sufficiente per utilizzare le nuove leghe sempre più leggere, ma contemporaneamente sempre più costose, il motore di Zakowski però rimane il più pesante in assoluto fra quelli presenti in griglia e questo fa lievitare il peso della monoposto fino a quasi 560 kg. Questa “zavorra” di ben 20kg rispetto alle altre vetture turbo, vanifica spesso la potenza del motore relegando la Zakspeed a prestazioni in linea con chi utilizza il motore aspirato.

ZAKSPEED 881, Piercarlo Ghinzani
Montecarlo, GP di Monaco 1988

   Il budget limitato influisce anche sulla scelta dei piloti con Zakowski costretto a lasciare partire due buoni piloti come Brundle e Danner per rimpiazzarli con due piloti "paganti", il veterano Piercarlo Ghinzani ed il debuttante Bernd Schneider, neo campione tedesco di Formula 3 nazionale. La 881 si dimostra una monoposto assolutamente poco prestazionale obbligando Ghinzani e Schneider a lottare costantemente con le vetture di fondo schieramento. Un caso esemplare è rappresentato dal Gran Premio di Gran Bretagna corso sul circuito di Silverstone, il più veloce della stagione, dove le due Zakspeed subiscono l'onta della mancata qualificazione, uniche tra le vetture dotate di motore turbo, superate in prestazione addirittura da moltissime macchine con motore aspirato.

ZAKSPEED 881, Piercarlo Ghinzani
Montecarlo, GP di Monaco 1988

   A fine stagione la scuderia tedesca arriva impietosamente ultima nella classifica costruttori, collezionando 17 mancate qualificazioni e 10 ritiri contro le sole cinque volte in cui le vetture vedono il traguardo. La serie di mancate qualificazioni e l'assenza di risultati ha una conseguenza nefasta per il team tedesco, ossia nell'affollato campionato 1989 la scuderia tedesca dovrà passare dall'infermo delle "famigerate" prequalifiche. 


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