ARROWS A11B Ford-Cosworth DFR

   Il 1990 per la scuderia Arrows si rivela un anno di grande importanza che, nei piani della nuova dirigenza del team, avrebbe dovuto dare una svolta alla sua storia. Il personaggio chiave di questa vicenda è Wataru Ohashi, presidente del colosso giapponese della logistica Footwork Express Company. Agli occhi di Ohashi La Formula 1, con un consenso di pubblico in forte crescita in quegli anni nel paese del sol levante, è il veicolo ideale per supportare mediaticamente il piano di espansione della Footwork che decide di entrare pesantemente nell'azionariato della Arrows assicurando una iniezione notevole di denaro fresco.

ARROWS A11B, Michele Alboreto
Interlagos, GP del Brasile 1990

   Jackie Oliver e Alan Rees rimangono al comando dell'area sportiva, sempre con base a Milton Keynes nel Buckinghamshire in Inghilterra, ma Ohashi diviene presidente della scuderia che, di lì a poco cambia nome in Footwork Arrows Racing. Ohashi, forte della sua influenza nella finanza internazionale, porta anche a termine un accordo assolutamente affascinante con la Porsche che desidera tornare in Formula 1 dopo i successi degli anni '80. In attesa del nuovo motore 12 cilindri a V di 80° e della totale rivoluzione a livello societario, la stagione 1990 viene affrontata come un anno di transizione, anche perchè Ross Brawn che è stato indubbiamente il principale artefice dei buoni risultati ottenuti negli ultimi anni, passa alla concorrente Benetton e lascia la direzione tecnica della squadra al trio James Robinson, Alan Jenkins e Paul Bowen.

ARROWS A11B, Alex Caffi
Monza, GP d'Italia 1990

   I tre tecnici, oltre che lavorare alla monoposto sulla quale verrà installato il nuovo motore Porsche, hanno anche il compito di aggiornare la 011 del 1989 alla versione “B” che affronta la stagione 1990 affidata ai due nuovi piloti del team, gli italiani Michele Alboreto e Alex Caffi. Gli aggiornamenti nella meccanica della monoposto sono veramente minimi e riguardano soprattutto la geometria delle sospensioni posteriori, mentre a livello estetico la vettura si presenta con una “pelle” completamente diversa.

ARROWS A11B, Alex Caffi
Montrèal, GP del Canada 1990

   Il musetto ha una conformazione più squadrata, le fiancate sono più alte e voluminose, la rastremazione posteriore delle fiancate ha una forma più dolce e il cofano motore non segue più le forme del V8 Ford-Cosworth DFR ma ha una forma più lineare, anche se in alcune occasioni la carrozzeria viene accorciata per scaricare meglio il calore del propulsore. Con il ruolo di vettura di transizione, il destino della A11B è segnato fin dall'inizio del campionato, con prestazioni da centro-bassa classifica e diverse mancate qualificazioni.

ARROWS A11B, Michele Alboreto
Phoenix, GP degli Stati Uniti 1990

   Il solo Caffi, sostituito in due occasioni dal tedesco Bernd Schneider, è capace di conquistare gli unici 2 punti stagionali, ottenuti oltretutto a Montecarlo in una gara “ad eliminazione” dove solamente sei vetture hanno visto il traguardo. Inutile aggiungere che con solo 2 punti conquistati e il nono posto nella classifica costruttori il 1990 è una delle stagioni più deludenti nella storia della scuderia Arrows.




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