BENETTON B189 Ford-Cosworth HBA

   La Benetton B189, ultima nata della scuderia italiana Benetton Formula che corre in Formula 1 con la licenza inglese dell'ex team Toleman, viene utilizzata nella stagione 1989 dopo aver avuto una lunga gestazione. La nuova monoposto infatti monta il nuovo motore Ford-Cosworth HBA nella specifica 1, un V8 da 3498 cc con angolo di 75° capace di 630/650 cv a 13000 giri/min, che richiede più tempo del previsto per la messa a punto, rallentando di conseguenza i piani della scuderia Benetton per l'esordio della nuova monoposto. Oltretutto i primi test della nuova vettura vengono effettuati dal giovane Alessandro Nannini che, proprio durante un test di collaudo, distrugge completamente l'unico esemplare della B189 realizzato fino a quel momento costringendo la squadra a dover ricostruire un nuovo chassis e rallentando ancora di più le già difficoltose operazioni.

BENETTON B189, Alessandro Nannini
Suzuka, GP del Giappone 1989 

   Per l'inizio del campionato infatti il team deve dirottare buona parte delle sue risorse economiche e di personale verso la gestione delle precedenti B188 che corrono le prime sei gare del mondiale 1989. Sta di fatto che la nuova B189 debutta solo in Francia, sul circuito Paul Ricard, mettendo subito in luce le qualità della monoposto. Il progetto è affidato al solito Rory Byrne, ormai da otto anni fedele Ingegnere Capo del team, ed è la naturale evoluzione del progetto cominciato nel 1986 con la B186. Esteticamente è caratterizzata da un musetto assai basso e filante con le prese d'aria per il motore ancora collocate a fianco dell'abitacolo e non sopra la testa del pilota come tutte le altre vetture, e si caratterizza per le fiancate molto alte e massicce con una bocca d'ingresso molto sottile.

BENETTON B188, Alessandro Nannini
Phoenix, GP degli Stati Uniti 1989

   Per effetto delle fiancate così alte il cofano motore sembra quasi inesistente, avendo un'altezza di poco superiore alle pance laterali, a tutto vantaggio del flusso d'aria pulito che investe l'ala posteriore. Viene anche modificato il telaio, un monoscocca in fibra di carbonio, per ospitare il nuovo motore HBA della Ford che avendo una V da 75° ha dimensioni diverse rispetto al Cosworth DFR utilizzato in precedenza. Le sospensioni da questa stagione hanno entrambe la configurazione push-rod, mentre il passo rimane ancora di 2690 mm, il più compatto tra le vetture del 1989.

BENETTON B189, Alessandro Nannini
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1989

   La formazione del team Benetton Formula al via della stagione '89 vede la conferma del talentuoso italiano Alessandro Nannini, che viene affiancato dalla giovane promessa britannica Johnny Herbert. I due, come detto in precedenza, cominciano il campionato a bordo della B188, ancora una valida monoposto in grado di portare al team 11 punti in sei gare, con la conquista anche di un podio basso da parte di Nannini al Gran Premio di San Marino. Dalla settima prova stagionale debutta la nuova B189 affidata al solo Nannini e, contemporaneamente, viene cambiata la seconda guida assumendo l'italiano Emanuele Pirro, in forza alla McLaren con l'incarico di collaudatore e “prestato” da Ron Dennis alla Benetton, dove viene molto apprezzato proprio per le sue capacità di sviluppare la monoposto. La nuova B189 si dimostra una buona vettura, in grado di lottare per le posizioni di testa anche se piuttosto fragile come dimostrano i dieci ritiri in venti presenze. Con Nannini ottiene comunque ottimi risultati e nelle cinque gare dove vede il traguardo il pilota senese porta sempre a punti la B189.

BENETTON B189, Emanuele Pirro
Jerez, GP di Spagna 1989

   Dopo il terzo posto nel Gran Premio di Gran Bretagna ottenuto alla sua seconda uscita, la B189 ha un finale di stagione in crescendo conquistando anche la seconda vittoria per il team anglo-italiano nel Gran premio del Giappone sul circuito di Suzuka, dove viene assegnata la vittoria a Nannini, secondo al traguardo, dopo la squalifica di Senna. Nella gara successiva in Australia arriva un'altra soddisfazione con il secondo posto, sempre ad opera di Nannini e a fine stagione il team Benetton Formula Ldt ottiene il quarto posto nella classifica costruttori con 39 punti, mentre Nannini si piazza sesto nella classifica piloti.  





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