COLONI FC189 (C3) Ford-Cosworth DFR

   Prima dell'inizio del campionato 1989, malgrado un contratto triennale, la scuderia Coloni perde il principale sponsor, la Himont del gruppo chimico italiano Montedison, e questo ha forti ripercussioni sulle casse della scuderia del piccolo costruttore perugino. Enzo Coloni, abituato a fronteggiare situazioni di scarsa liquidità, decide comunque di proseguire l'avventura del proprio team in Formula 1 iscrivendo comunque due vetture come già programmato l'anno prima. Non avendo però le possibilità economiche per proseguire con il progetto della nuova FC189, chiamata comunemente C3, o quantomeno di sviluppare ulteriormente la FC 188B utilizzata nelle ultime cinque gare del 1988, per l'inizio della stagione e fino alla quinta prova del campionato viene impiegata la medesima vettura con la quale si è concluso il campionato scorso.

COLONI FC189, Enrico Bertaggia
Estoril, GP del Portogallo 1989

   Con l'arrivo di nuovi sponsor il team Coloni SpA tira un sospiro di sollievo e i due tecnici Christian Vanderpleyn e Michel Costa ai quali é stato affidato il compito di realizzare la nuova vettura FC 189 possono portare avanti il progetto e realizzare il nuovo chassis monoscocca in fibra di carbonio e kevlar sul quale montano la nuova unità motrice Ford-Cosworth DFR V8 da 3494 cc, più potente e performante del precedente DFZ, e che debutta sul circuito Gilles Villeneuve in occasione del Gran Premio del Canada.

COLONI FC188B, Roberto Moreno
Phoenix, GP degli Stati Uniti 1989

   Vista la cronica mancanza di fondi, ovviamente la nuova vettura non può che essere molto convenzionale e priva di soluzioni tecniche di rilievo, anche se alla vista è più piacevole con un musetto stretto e curvo sul quale trova posto un raffinato alettone con doppie alette laterali in stile Dallara. Anche le fiancate sono più snelle e con una maggiore rastremazione al posteriore ma la grande differenza è nel nuovo cofano motore che perde la forma massiccia e antiestetica della FC188 per assumerne una più snella, con la classica presa d'aria posizionata sopra la testa del pilota. Nonostante le buone aspettative, la FC189 si rivela peggiore della sua antenata, oltre che una delle monoposto con la velocità di punta più bassa in assoluto del 1989. Con i pochi fondi a disposizione del piccolo team italiano, vengono tralasciati parecchi particolari, in particolar modo gli studi dei flussi d'aria interni alla vettura che generano una forte resistenza aerodinamica, quello che oggi chiamiamo comunemente “drag”.

COLONI FC189, Roberto Moreno
Estoril, GP del Portogallo 1989

   I due piloti titolari per la stagione 1989 sono il brasiliano Roberto Moreno, campione in carica della F3000 oltre che collaudatore della Ferrari, e il giovane debuttante francese Pierre-Henri Raphanel, appoggiato da un pool di sponsor francesi. Con la messa al bando dei motori turbo, da questa stagione ai nastri di partenza si presentano ben 39 monoposto e di conseguenza, per molte piccole scuderie, la qualificazione non solo alla gara ma anche alle prove ufficiali diventa un ostacolo insormontabile. Nei primi dieci Gran Premi del 1989 Moreno riesce a qualificarsi per la gara della domenica solo in tre occasioni, mentre Raphanel solo in una, ottenendo sempre come risultato il ritiro durante la gara.

COLONI FC189, Roberto Moreno
Hungaroring, GP d'Ungheria 1989

   Nelle ultime sei gare della stagione il cambio del direttore tecnico, con l'arrivo di Gary Anderson al posto di Vanderpleyn, e della seconda guida con l'ingaggio del debuttante pilota italiano Enrico Bertaggia che prende il posto di Raphanel, non porta a un miglioramento dei risultati e su 12 tentativi solo 1 volta, con Moreno, la vettura supera lo scoglio delle prequalifiche. Inutile dire che il Team Coloni SpA finisce la stagione con uno zero in classifica costruttori, comunque davanti alla Zakspeed e alla Eurobrun grazie alle quattro qualificazioni ottenute. 





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