I nuovi regolamenti previsti dalla FIA per il 1989, che eliminano i potenti ma altrettanto costosi motori turbo, sembrano far pensare ad una Formula Uno molto meno dispendiosa e quindi più accessibile anche da piccole scuderie. Sono così diversi i protagonisti della Formula 3000 che progettano il grande salto nella massima serie per il 1989. Fra questi anche la FIRST Racing di Lamberto Leoni, pilota di lungo corso con esperienze in Formula 3, Formula 2 e con anche cinque presenze nel mondiale di Formula 1. Dopo la fugace apparizione nella massima serie Leoni rimane ancora attivo nel mondo delle corse automobilistiche e fonda un suo team, la FIRST Racing che dal 1986 calca le scene della Formula 3000 con buon successo, riportando diverse vittorie e facendo correre piloti di sicuro talento come Marco Apicella, Fabrizio Giovanardi, Pierluigi Martini e Gabriele Tarquini, oltre che lo stesso Leoni.
FIRST 891, Gabriele Tarquini
Motor Show Bologna 1988
Nel 1988, una volta varato il nuovo regolamento tecnico per il 1989, Leoni coglie la palla al balzo e avvia il progetto della monoposto First 891, affidandone la direzione all'ex progettista delle Fittipaldi-Copersucar di fine anni '70, l'ingegnere brasiliano Richard Divila. Oltre al tecnico sudamericano sul progetto lavora anche l'ingegner Gianni Marelli, un tecnico con esperienze in Ferrari e successivamente in Alfa Romeo, dove ha realizzato la storica 33 Stradale del 1967. I due si mettono al lavoro per approntare una monoposto piuttosto tradizionale, dotata dell'immancabile telaio monoscocca di carbonio sul quale viene installato un motore V8 Judd CV. La monoposto ha linee abbastanza convenzionali ed essenziali, con un musetto basso, sottile e rastremato, e pance laterali molto basse, strette e affusolate. Gabriele Tarquini viene fin da subito designato come pilota titolare e la vettura è pronta per i primi test nell'inverno del 1988 a Monza. Nel frattempo il tecnico brasiliano Divila viene ingaggiato dalla Ligier come direttore tecnico e lascia così il suo progetto, dopo solo un paio di mesi, nelle mani di Marelli. Nel dicembre dello stesso anno Tarquini partecipa al Motor Show di Bologna in una gara-esibizione indoor, il Memorial Attilio Bettega, e la First 891 riceve così il suo battesimo in pista con discreti riscontri, vivendo il suo momento di notorietà.
FIRST 891, Gabriele Tarquini
test sul circuito di Monza
Purtroppo però le difficoltà economiche cominciano a farsi sentire ancora prima di iniziare l'avventura mondiale vera e propria, tanto che il progetto di una seconda vettura che dovrebbe essere affidata prima a Julian Bailey e poi all'esperto Colin Bennett viene abbandonato e così nella entry-list ufficiale della FIA la FIRST Racing viene iscritta con una sola macchina, quella per Tarquini, cui viene assegnato il numero 42. Il telaio della vettura è stato costruito partendo da quello dalla March 87 di Formula 3000 e lo stesso Divila, presente al Motor Show di Bologna ove rivede per la prima volta la sua vettura finita, esprime diverse riserve sulla sua effettiva sicurezza. Infatti il crash test imposto dalla FIA viene effettuato poco prima della partenza per il Brasile, sede del primo Gran Premio stagionale, e conferma i timori del tecnico brasiliano, non venendo superato.
FIRST 891, Gabriele Tarquini
Motor Show Bologna 1988
Leoni non ha né il tempo, né le risorse economiche per modificare la sua vettura, renderla a norma e ritentare il crash test e così la sua iscrizione al Gran Premio del Brasile viene annullata. La FIRST racing ritorna a dedicarsi alla Formula 3000 fino alla stagione 1991, al termine della quale chiude definitivamente i battenti. Lamberto Leoni si darà alla motonautica dove corre in coppia con il suo amico Didier Pironi, mentre il telaio della FIRST 891, grazie all'interessamento di Marelli, viene acquistato da Ernesto Vita e diventerà nella stagione successiva la Life L190.
Commenti
Posta un commento