Nel 1990 continua il rapporto di collaborazione tra la Lola Cars International Ltd. di Eric Broadley e la scuderia francese di Gérard Larrousse per realizzare una monoposto con la quale partecipare al campionato mondiale di Formula 1. L'ingegnere francese Gérard Ducarouge mantiene il ruolo di direttore tecnico della scuderia e, sempre coadiuvato dal capo progettista Chris Murphy, aggiorna la vettura del 1989 alla versione “B”, come solito fare dalle piccole scuderie con scarse risorse economiche. La Lola-Larrousse LC89B è quindi la monoposto con la quale il team transalpino disputa le prime due gare del 1990.
LOLA-LARROUSSE LC90, Eric Bernard
Montréal, GP del Canada 1990
Con 1 solo punto conquistato nel 1989 la scuderia Espo Larrousse F1 è obbligata a passare dalle prequalifiche del venerdì, prequalifiche che vengono superate con una certa tranquillità dai due nuovi piloti del team, il francese Eric Bernard e il giapponese Aguri Suzuki, anche grazie alla nuova evoluzione del motore Lamborghini 3512 V12 da 80° che da quest'anno può contare su una potenza massima di 650 cv, non certo all'altezza dei migliori Honda, Ferrari e Renault ma quantomeno paragonabile alla potenza del più leggero ed economico V8 Ford-Cosworth DFR.
LOLA-LARROUSSE LC90, Aguri Suzuki
Monza, GP d'Italia 1990
Dalla terza gara stagionale, debutta la nuova LC90 con un nuovo telaio, realizzato sempre dalla Lola ma con Broadley che segue le direttive di Ducarouge per la sua progettazione. Nonostante il nuovo telaio, la LC90 è in pratica un'evoluzione della precedente LC89, senza particolari rivoluzioni tecniche. La linea riprende le belle forme della precedente vettura e grazie alla sgargiante livrea è immediatamente riconoscibile nell'affollata griglia del 1990.
LOLA-LARROUSSE LC90, Aguri Suzuki
Suzuka, GP del Giappone 1990
Pur disponendo di un buon telaio, giudicato dai più come uno dei migliori della stagione, le sue prestazioni sono ancora una volta penalizzate dal pesante e poco prestazionale motore Lamborghini. La bontà della vettura permette comunque alla squadra francese di ottenere 11 punti e di conquistare il 6° posto nella classifica costruttori, il migliore risultato in assoluto negli 8 anni di storia della Larrousse. Già alla sue seconda gara la nuova LC90 mostra il suo potenziale, conquistando il sesto posto nel Gran Premio di Montecarlo con Bernard.
LOLA-LARROUSSE LC90, Eric Bernard
Montecarlo, GP di Monaco 1990
Con il progredire della stagione le prequalifiche diventano un proforma, con le due LC90 costantemente più veloci delle avversarie e addirittura capaci di qualificarsi quasi costantemente nella prima metà dello schieramento per la gara. A Silverstone entrambe le monoposto finiscono a punti, quarto Bernard e sesto Suzuki, altri due sesti posti arrivano in Ungheria e Spagna ma l'apice della stagione viene toccato in Giappone dove il locale Aguri Suzuki è in grado addirittura di salire sul podio, grazie però ai numerosi ritiri dei più quotati avversari.
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