LOTUS 102 Lamborghini

   La disastrosa stagione 1990 per il team Lotus comincia con un importante cambio al vertice della scuderia. Dopo che lo storico team manager Peter Warr, coinvolto con Fred Busher nello scandalo DeLorean, era stato allontanato a metà 1989 e sostituito con Tony Rudd, ad inizio 1990 viene promosso Rupert Mainwarring nel ruolo di team manager ma i contatti che Warr stava portando avanti con Coca Cola e Castrol per eventuali sponsorizzazioni vengono bruscamente interrotti. Viene prolungato l'accordo con la Camel per un ulteriore anno di presenza sulle vetture inglesi come main sponsor ma l'apporto economico del tabaccaio si riduce drasticamente, lasciando la scuderia della famiglia Chapman con pochissimi fondi a disposizione per affrontare la nuova stagione.

LOTUS 102, Martin Donnelly
Hungaroring, GP d'Ungheria 1990

   Utilizzando la 101 come base di partenza il direttore tecnico Frank Dernie e il designer Mike Coughlan portano a termine la progettazione della nuova Lotus 102, sulla quale viene installato il motore Lamborghini 3512 V12 da 649 CV, rendendo così la 102 la prima e l'unica monoposto Lotus a utilizzare un motore V12 nella storia della casa inglese. La maggiore potenza del V12 Lamborghini porta Dernie a credere che questo sia sufficiente per sopperire ai parecchi difetti del propulsore italiano, in particolare le sue dimensioni, il peso e i consumi. Gli ingombri del motore infatti impongono la sua installazione nel telaio in posizione ribassata, telaio che a sua volta deve essere progettato sfruttando la larghezza massima consentita dal regolamento in modo da poter usufruire di serbatoi più capienti.

2 LOTUS 102, Derek Warwick
Hungaroring, GP d'Ungheria 1990

   Inoltre, a causa del peso del motore ogni componente della vettura viene rivisto per trovare anche il minimo risparmio di peso. Proprio il V12 italiano, che ha mostrato buone prestazioni sulle Larrousse-Lola del 1989 ma è ancora sensibilmente indietro nello sviluppo rispetto ai plurifrazionati della concorrenza, è la causa della partenza del tre volte Campione del Mondo Nelson Piquet, convinto che le scarse prestazioni del nuovo propulsore possano influire negativamente sulle possibilità di vittoria della nuova monoposto.

LOTUS 102, Johnny Herbert
Suzuka, GP del Giappone 1990

   Al posto del campione brasiliano viene ingaggiato il veterano pilota inglese Derek Warwick, mentre come seconda guida viene promosso da collaudatore a pilota ufficiale il giovane nordirlandese Martin Donnelly, almeno fino al Gran Premio di Spagna dove un terribile incidente pone fine alla sua brevissima carriera. Sul circuito di Jerez il giovane pilota inglese perde il controllo della sua 102 in una curva veloce e quando la sua Lotus colpisce le barriere, anziché assorbire il colpo la vettura si spezza in due scagliando il sedile, con Donnelly ancora attaccato allo stesso perchè legato dalle cinture, a diverse decine di metri dalla vettura. Le gravi ferite riportate e le numerose fratture richiedono mesi di recupero oltre che precludere la carriera a Donnelly, che viene sostituito dalla gara successiva dal britannico Johnny Herbert. La causa del cedimento del telaio della 102 è da ricercare proprio nella continua ricerca di minimizzare tutte le componenti della vettura per la risparmiare peso, tanto che anche Warwick in un'intervista rilasciata nel 2014 dichiarerà di aver temuto il cedimento di qualche componente ogni volta che saliva a bordo della 102, oltre che criticare il V12 Lamborghini definendolo “tutto rumore e niente potenza”.

LOTUS 102, Derek Warwick
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1990

   La stagione 1990 si chiude per il team Lotus con 3 punti, ottenuti grazie ad un quinto e ad un sesto posto entrambi ottenuti da Warwick, e un deludente ottavo posto nella classifica costruttori. Nel dicembre dello stesso anno una cordata guidata da Peter Collins e Peter Wright rileva il team Lotus dalla famiglia Chapman ma il dilatarsi dei tempi per chiudere la trattativa, arrivata a conclusione solo due mesi prima dell'inizio del campionato '91, lascia il team inglese senza un'adeguata copertura finanziaria per affrontare la nuova stagione.




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