La buona stagione 1989 porta benefici alla scuderia di Ken Tyrrell, soprattutto a livello economico, con l'arrivo del nuovo sponsor Epson capace di portare nuova liquidità al team inglese che può così beneficiare di un ampliamento del proprio organico con l'assunzione di trenta nuove unità. Oltre al nuovo sponsor, Ken Tyrrell riesce anche a chiudere un accordo con il dirigente della McLaren Ron Dennis, che si impegna a mettere in contatto la squadra inglese con alcuni suoi sponsor e garantisce alla Tyrrell la possibilità di usufruire, a partire dal 1991, del motore Honda aggiornato, di cui il team di Ron Dennis ha l'esclusiva. Dopo che nelle prime due prove del campionato 1990 viene utilizzata la precedente “018” solo leggermente modificata, ottenendo oltretutto al debutto in Brasile un secondo e un sesto posto, dal terzo appuntamento il team Tyrrell Racing Organisation porta al debutto la nuova Tyrrell 019.
TYRRELL 019, Jean Alesi
Hermanos Rodriguez, GP del Messico 1990
Progettata da Harvey Postlethwaite e Jean-Claude Migeot, entrambi con un passato in Ferrari da dove arriva anche il nuovo direttore tecnico Joan Villedelprat che coadiuva i due progettisti, la nuova 019 mantiene la buona base della vettura del 1989 ma presenta interessanti novità dal punto di vista aerodinamico. Un'area in particolare attira l'attenzione dei due progettisti, il flusso d'aria sottoscocca in grado di generare carico aerodinamico attraverso la generazione di una massa d'aria a bassa pressione. Ciò che Postlethwaite e Migeot hanno capito è che l'efficienza di questo sistema di generazione a bassa pressione viene seriamente compromessa dalla posizione del muso basso nella parte anteriore dell'auto che devia i flussi lateralmente e verso l'alto, riducendo il volume d'aria che passa sotto la stessa. Tuttavia, la generazione di basse pressioni si basa sull'aumento della velocità dell'aria che passa sotto il fondo piatto dell'auto, in relazione a quella che passa sopra e intorno ad essa. In parole povere, più aria passa sotto la scocca, più veloce dovrà muoversi l'aria e più veloce sarà l'aria, maggiore sarà la depressione.
TYRRELL 019, Jean Alesi
Montecarlo, GP di Monaco 1990
Alzando il muso dell'auto Postlethwaite e il suo team hanno aumentato il volume d'aria che può passare sotto l'auto, mentre l'efficienza dei profili alari dell'ala anteriore aumenta quanto più sono vicini al suolo e per questo l'ala è stata progettata con il caratteristico profilo a V rovesciata. L'idea del muso alto era già nata anni prima dalla matita di Migeot, che aveva redatto un progetto nel 1986, quando ancora lavorava per la Ferrari, ma poi accantonato dalla scuderia di Maranello. La 019 si dimostra fin da subito efficace e semplice da settare, anche perchè il cambio di pneumatici dalla Goodyear alla Pirelli aiuta la scuderia Tyrrell in quanto il fornitore italiano garantisce un trattamento di favore alla scuderia inglese, con gomme a sezione frontale personalizzata e mescole ad hoc. Anche il V8 Ford-Cosworth utilizzato sulle 019 non è un motore standard ma viene preparato appositamente da Brian Hart, con il risultato di ottenere un numero di giri leggermente superiore al classico DFR.
TYRRELL 019, Satoru Nakajima
Hungaroring, GP d'Ungheria 1990
La 019 debutta a Imola, sede del Gran Premio di San Marino valido come terza prova del campionato 1990, affidata ai due piloti ufficiali, il giapponese Satoru Nakajima voluto dalla Honda in ottica 1991, oltre che il confermato talento francese Jean Alesi, capace di ottiene fin da subito eccellenti risultati conquistando il sesto posto a Imola e addirittura il secondo a Montecarlo. La fase centrale del campionato vede Nakajima vittima di problemi di affidabilità e Alesi spesso a ridosso della zona punti, ma per rivedere la 019 a punti bisogna aspettare verso il finale di stagione con due sesti posti ottenuti da Nakajima.
TYRRELL 019, Satoru Nakajima
Monza, GP d'Italia 1990
I 16 punti ottenuti in stagione, permettendo alla Tyrrell di conquistare il quinto posto nel Mondiale Costruttori, quello che rimarrà il miglior risultato delle ultime stagioni di presenza della storica scuderia inglese in Formula 1.
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