McLAREN MP4/6 Honda

   Per la stagione 1991 il team McLaren rivede il gruppo di ingegneri che seguono il reparto corse. Il progettista delle vincenti MP4/4 e MP4/5, Gordon Murray, viene dirottato al reparto “vetture GT” e dopo la partenza di Steve Nichols, avvenuta l'anno prima in direzione Ferrari, il ruolo di direttore tecnico viene ricoperto da Neil Oatley. Sotto le direttive di Oatley lavorano Matthew Jeffreys come responsabile della progettazione del veicolo, David North come ingegnere capo del reparto trasmissione, David Neilson come ingegnere del reparto sospensioni, Mike Gascoyne come capo aerodinamico, oltre che Bob Bell al capo della divisione ricerca e sviluppo, mentre l'ingegnere Honda Osamu Goto, presente in pista nel 1990, viene sostituito da Akimasa Yasuoka per seguire direttamente sul campo lo sviluppo del nuovo propulsore nipponico V12.

McLAREN MP4/6, Ayrton Senna
Phoenix, GP degli Stati Uniti 1991

   Proprio il nuovo motore Honda RA121E V12 a 60° da 3497 cc, che sostituisce il V10 utilizzato dalla McLaren nelle due stagioni precedenti, è forse la novità più eclatante della Mclaren MP4/6, messa in pista nel 1991 dalla scuderia di gestita da Ron Dennis. Consci di aver raggiunto il limite di sviluppo col proprio motore V10, gli ingegneri nipponici decidono di puntare su un'unità progettata da zero seguendo la strada del V12, ritenuto superiore al V10 in quanto molto semplice da bilanciare e più affidabile perché capace di ruotare a regimi di rotazioni inferiori a parità di potenza erogata. In realtà il nuovo motore risulta più pesante, meno potente delle aspettative e complesso da progettare e far funzionare. In aggiunta gli ingegneri britannici si trovano di fronte ad un aggravio di ingombri, troppo eccessivi per poter rendere il pacchetto telaio-aerodinamica competitivo nei confronti della ultratecnologica Williams FW14.

McLAREN MP4/6, Ayrton Senna
Monza, GP d'Italia 1991

   Oltretutto il nuovo V12 Honda non dispone delle valvole pneumatiche, che vengono invece utilizzate sul V10 Renault, ma le classiche molle che hanno il limite fisiologico dei 15.000 giri/min, regime al quale il V12 Honda eroga 720 cv. La nuova MP4/6, affidata ancora al Campione del Mondo in carica Ayrton Senna e all'austriaco Gerhard Berger, viene presentata solo pochi giorni prima dell'inizio della stagione e mantiene la base meccanica della precedente MP4/5B, con solo alcune lievi modifiche alla veste aerodinamica, come il musetto più sottile, le pance laterali più massicce e stondate e il cofano motore più lungo per dare spazio al maggiore ingombro del nuovo V12. Nonostante tutto la classica pulizia delle linee, tipica delle monoposto di Woking da Barnard in poi, rimane ancora il punto forte della MP4/6 che denota un approfondito studio aerodinamico. L'innovativa soluzione del muso rialzato che porta benefici all'aerodinamica inferiore delle monoposto, soluzione introdotta da Postlethwaite sulla Tyrrell 018 del 1990 e utilizzato da quest'anno anche da Benetton e Jordan, non viene presa in considerazione da Oatley che preferisce progettare ancora la propria vettura con il classico musetto basso e sottile.

McLAREN MP4/6, Gerhard Berger
Interlagos, GP del Brasile 1991

   Il cambio abbinato al nuovo motore V12 è ancora il Weismann/McLaren manuale a 6 marce, già utilizzato nelle ultime due stagioni, a differenza di Ferrari e Williams che utilizzano un cambio semiautomatico di nuova concezione, anche se in occasione del Gran Premio d'Ungheria viene provato sulla vettura di Senna un semiautomatico a sette rapporti, immediatamente scartato dopo aver subito una rottura in soli quattro giri. Proprio il mantenere il classico cambio manuale fa della MP4/6 l'ultima vettura, nella storia della Formula 1, con cambio manuale e motore V12 a vincere un titolo mondiale. Nella stagione 1991 infatti ottiene 8 vittorie (7 con Senna e una con Berger), 6 secondi posti e 4 terzi, permettendo al team McLaren di vincere il quarto titolo costruttori consecutivo, e il settimo della sua storia, con 139 punti.

McLAREN MP4/6, Ayrton Senna
Imola, GP di San Marino 1991

   La McLaren MP4/6 è, per affidabilità e rendimento, indubbiamente la migliore monoposto della stagione 1991, ma non la più veloce. La Williams FW14 si dimostra infatti superiore in prestazioni ma l'inaffidabilità dei nuovi sistemi elettronici nella parte iniziale della stagione consente alla McLaren di dominare incontrastata la prima parte della stagione, grazie anche allo stato di grazia di Senna che ottiene 4 vittorie nelle prime 4 gare. Quando la FW14 trova l'affidabilità la MP4/6 mostra tutti i suoi limiti, soprattutto a livello aerodinamico ed elettronico, di un progetto risalente ormai a tre stagioni prima e solo grazie ad alcuni errori del team Williams, oltre che alle notevoli capacità di guida di Senna, il brasiliano conquista il suo terzo e ultimo titolo mondiale. La MP4/6 verrà ancora utilizzata, anche se in versione aggiornata, per le prime due gare della stagione 1992 ma, ormai surclassata dalle Williams, otterrà solo un podio basso con Senna e due piazzamenti con Berger.




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