ONYX ORE-1B Ford-Cosworth DFR

   La rivoluzione messa in atto nel settembre 1989 da Jean-Pierre Van Rossem, proprietario di Moneytron, con l'allontanamento dell'ex proprietario della scuderia Mike Earle e il cambio di pilota, con il francese Bertrand Gachot sostituito dal finlandese Jyrki Juhani Järvilehto, comunemente conosciuto come JJ Lehto, non porta i risultati sperati. Anzi, durante l'inverno la situazione all'interno del team diventa ancora più difficile con Van Rossem che, dopo i contrasti avuti con Bernie Ecclestone e Jean-Marie Balestre, minaccia di abbandonare la Formula 1 qualora non fosse riuscito a stringere un accordo con un fornitore per avere un motore plurifrazionato competitivo in vista della stagione 1990.

ONYX ORE-1B, JJ Letho
Hungaroring, GP d'Ungheria 1990

   Ovviamente, non riuscendo a trovare quando richiesto, il finanziere belga coglie la palla al balzo per vendere la scuderia, sull'orlo del collasso economico, al gruppo giapponese Middlebridge, che a sua volta cede il 50% della proprietà del team all'appassionato di corse italo-svizzero Peter Monteverdi e il 25% al connazionale Karl Foitek, il cui figlio Gregor corre in Formula 1 con la Brabham. La conseguenza di queste manovre è l'abbandono della scuderia per la seconda volta da parte di Greg Field, appena rientrato come collaboratore di Alan Jenkins per lavorare sul progetto, già in essere ma mai concluso, della nuova monoposto ORE-2.

ONYX ORE-1, JJ Letho
Phoenix, GP degli Stati Uniti 1990

   Viene reintegrato nel team Mike Earle, allontanato pochi mesi prima da Van Rossem, e assunto Peter Rheinardt come team Manager. Il rifiuto da parte di Jenkins di lavorare al fianco di Earle porta al licenziamento dello stesso Jenkins che lascia la scuderia insieme a Rheinardt. Insomma, un vero e proprio continuo rimescolare le carte che blocca del tutto lo sviluppo della nuova vettura e obbliga il team Onyx ad affrontare la prima gara del 1990 con la medesima monoposto del 1989. Senza più il logo Moneytron e affidata agli stessi piloti del 1989, lo svedese Stefan Johansson e il finlandese JJ Lehto, nella prima gara del campionato a Phoenix scende in pista la vecchia ORE-1, identica in tutto e per tutto a quella che ha concluso la stagione precedente.

ONYX ORE-1B, Gregor Foitek
Hockenheimring, GP di Germania 1990

   Dalla seconda gara, in Brasile, pur mantenendo ancora il nome di Moneytron Onyx Formula One Team nella starting list della FIA, compare la dicitura Monteverdi sulla monoposto e dal Gran Premio di San Marino, terza gara del campionato, debutta la nuova versione “B” della monoposto con la nuova livrea che mantiene il blu come colore di fondo ma al posto del fucsia della Moneytron c'è ora il verde della Monteverdi. Sempre da Imola il pilota svizzero Gregor Foitek, il cui padre possiede il 25% della squadra, prende il posto di Johansson che viene lasciato a piedi rompendo il contratto che lo svedese ha con la scuderia svizzera per il 1990. La cosa si rivela una mossa sbagliata perchè lo svedese intenta una causa con la nuova proprietà, vincendola e obbligando la scuderia Onyx a pagare una pesante sanzione.

ONYX ORE-1B, Gregor Foitek
Montecarlo, GP di Monaco 1990

   Per le crescenti difficoltà economiche e legali solo da luglio Peter Monteverdi riesce a ottenere il cambiamento del nome del team da Moneytron Onyx a Monteverdi Onyx e trasferisce la squadra in una nuova struttura in Svizzera. Le troppe fatture non pagate, il debito con Johansson e il l'uscita di scena di Karl Foitek con il suo sostegno economico, costringono però Monteverdi a chiudere i battenti della scuderia poco dopo il Gran Premio d'Ungheria di metà agosto, saltando il resto della stagione. Nonostante tutto questo la ORE-1B riesce ad ottenere il settimo posto nel Gran Premio di Montecarlo con Foitek permettendo al team di piazzarsi tredicesimo in classifica costruttori, pur senza aver totalizzato punti.






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