Automobiles Gonfaronnaises Sportives 1991 atto finale. Questo potrebbe essere il riassunto dell'ultima stagione in Formula 1 della piccola scuderia francese approdata alla massima serie nel 1986, coronando il sogno di Henri Julien. All'inizio della stagione 1991 il team AGS, ormai completamente nelle mani di Cyril de Rouvre, è sull'orlo della bancarotta, senza uno sponsor in grado di coprire anche le spese per l'ordinaria amministrazione e soprattutto per garantire lo sviluppo della vettura. L'unico budget a disposizione del team è quello garantito dagli sponsor personali dei piloti inizialmente coinvolti, lo svedese Stefan Johansson e l'italiano Gabriele Tarquini, ed è sufficiente solo per le prime due gare americane della stagione.
AGS JH27, Gabriele Tarquini
Estoril, GP del Portogallo 1991
Questa
difficile situazione impedisce al direttore tecnico Michel Costa, di
portare a termine la costruzione della nuova "JH26", un
progetto che non lascia mai la scrivania dell'ingegnere francese. Il
team è costretto ad iniziare la stagione con una versione appena
rivista della vettura dell'anno precedente ribattezzata JH25B,
forse più per infondere un po' di coraggio alla squadra che per le
reali modifiche apportate alla monoposto. Per le prime gare del 1991
la vettura abbandona l'elegante livrea nera che la caratterizzava nel
'90 per una anonima bianca con inserti blu che, nonostante non
vengano apportate modifiche alla carrozzeria, rende a prima vista la
monoposto completamente diversa rispetto a prima. Dopo le due gare
sul continente americano la situazione per la scuderia francese
diventa disperata. Nel tentativo di evitare il fallimento, De Rouvre
avvia frettolosamente delle trattative con la Larrousse per cercare
di unire i due team, ma quando anche questo disperato tentativo non
va a buon fine, la squadra dichiara bancarotta e solo l'intervento
degli imprenditori italiani Patrizio Cantù e Gabriele Rafanelli, che
rilevano le quote di de Rouvre, salvano in extremis la piccola
scuderia. La nuova proprietà italiana, subentrata prima della gara
di Imola, tenta il rilancio della AGS con l'innesto di forze fresche.
AGS JH25B, Fabrizio Barbazza
Montecarlo, GP di Monaco 1991
Patrizio Cantù è già proprietario del team Crypton Engineering, squadra che partecipa al Campionato Europeo di Formula 3000, e proprio dalla Crypton pesca i rinforzi per rilanciare la squadra ex-francese. Uno su tutti è l'ingegner Christian Vanderpleyn, già noto alla Formula 1 per aver progettato e costruito tutte le auto AGS dal 1970 al 1988 prima di passare a Coloni, Rial e Dallara e finire, nel 1990, alla Crypton come ingegnere di gara. Dal team italiano arriva anche l'aerodinamico Mario Tollentino, anche lui con un passato nella massima negli anni '80, quando ha collaborato con Chiti e Ducarouge per realizzare le Alfa Romeo Turbo e più recentemente con EuroBrun e BMS-Dallara. Anche l'italiano Fabrizio Barbazza, pilota del team Crypton in Formula 3000, viene promosso a titolare in Formula 1, sostituendo Stefan Johansson, mentre Gabriele Tarquini mantiene il suo posto da prima guida. La nuova formazione debutta in occasione della terza gara stagionale e prima europea, corsa sul circuito di Imola, utilizzando ancora la vecchia JH25B sempre con gli anonimi colori bianco/blu.
AGS JH27, Olivier Grouillard
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 1991
Solo a metà stagione con l'arrivo di nuovi piccoli sponsor la monoposto cambia colore, diventando blu con inserti giallorossi. Nel frattempo Vanderpleyn e Tollentino accantonano il progetto "JH26" di Michel Costa, uscito dal team, e disegnano una nuova vettura, la JH27, che riprende le nuove tendenze aerodinamiche con un accenno di muso rialzato e forme meno sinuose della sorella JH25 ma, almeno sulla carta, più efficaci a livello di carico aerodinamico. I due chassis, siglati 047 e 048, visto che probabilmente le numerazioni 045 e 046 erano riservate alla mai assemblata JH26, costruiti e messi a punto sono pronti solo in estate ed esordiscono a Monza. Purtroppo i risultati restano deludenti e il pilota di punta Tarquini preferisce abbandonare la squadra per passare alla Fondmetal dopo il Gran Premio del Portogallo.
AGS JH25B, Gabriele Tarquini
Hungaroring, GP d'Ungheria 1991
Il suo posto viene preso dal francese Olivier Grouillard, proveniente proprio dalla Fondmetal, che si presenta al via del Gran Premio di Spagna, ultima gara disputata dalla scuderia AGS. La cronica mancanza di sponsor e di fondi costringe infatti il team ad alzare bandiera bianca e a chiudere i battenti già dalla gara successiva dove, pur iscrivendo la sola monoposto di Barbazza, la squadra non si presenta, concludendo così una storia durata sei stagioni con solo 2 risultati a punti, i sesti posti conquistati da Roberto Moreno in Australia nel 1987 e da Tarquini in Messico nel 1989.
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