BENETTON B191 Ford-HBA5

   Come ormai tradizione per il team Benetton, le prime due gare della nuova stagione vengono affrontate con la vettura dell'anno precedente, in questo caso la B190 progettata da John Barnard e Rory Byrne. Nel 1991 però la monoposto viene dotata della versione aggiornata alla nuova specifica "A5" del motore Ford HB, che si differenzia dal classico DFR per la ridotta V tra le due bancate (75° al posto del classico 90°). Altra novità per il team Benetton è l'adozione delle gomme Pirelli al posto delle Goodyear utilizzate fino alla stagione precedente, oltre che l'arrivo dello sponsor tabaccaio Camel, che impone il giallo come tinta prevalente sulla solita livrea multicolore delle vetture anglo trevigiane, e del secondo sponsor Autopolis che occupa le fiancate di colore blu.

BENETTON B191, Nelson Piquet
Hungaroring, GP d'Ungheria 1991

   I piloti titolari sono gli stessi che hanno concluso la passata stagione e cioè i due brasiliani Roberto Moreno e Nelson Piquet, con il secondo capace di ottenere il terzo posto a Phoenix e il quinto a Interlagos. Con il ritorno del Circus sulle piste europee, in occasione del Gran Premio di San Marino corso sulla pista di Imola, debutta la nuova monoposto B191 realizzata dalla coppia di progettisti Mike Coughlan e Gordon Kinball sotto la direzione tecnica di Ross Brawn, mentre il telaio è ancora una volta realizzato da John Barnard. Anche la Cosworth, come Honda e Renault, fornisce il proprio capo progettista Geoff Goddard per seguire direttamente lo sviluppo del nuovo propulsore HBA5, fornito in esclusiva al team Benetton.

BENETTON B191, Nelson Piquet
Montecarlo, GP di Monaco 1991

   La nuova B191 segue fedelmente le nuove tendenze aerodinamiche che impongono il muso rialzato e le sospensioni in configurazione push-rod, oltre che una carrozzeria posteriore molto rastremata e che copre completamente motore e cambio. Ha un passo di 2880 mm, praticamente identica alla versione precedente, e si assesta sui 505 kg, mentre la nuova specifica A5 del propulsore HB fornisce circa 660 cv a 12.000 giri/min.

BENETTON B191, Nelson Piquet
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1991

   Oltre che per il debutto della nuova vettura il 1991 è un anno cruciale per le sorti della scuderia Benetton. Il fatto che avrebbe cambiato la storia delle corse nei successivi vent'anni accade infatti sul circuito di Spa-Francorchamps, durante il Gran Premio del Belgio, dove esordisce al volante della Jordan un giovane tedesco per sostituire Gachot, fermato dalla giustizia inglese per una lite stradale avuta a Londra che portano all'arresto del francese. Quel ragazzo si chiama Michael Schumacher e ha ventidue anni. Flavio Briatore, team manager della scuderia Benetton, capisce che è l'uomo giusto per lui e, con un'abile ed ardita iniziativa manageriale, lo strappa letteralmente ad Eddie Jordan dando senza troppi complimenti il benservito a Roberto Moreno.

BENETTON B191, Michael Schumacher
Monza, GP d'Italia 1991

   Il tedesco esordisce con la B191 in occasione del Gran Premio d'Italia a Monza e mette subito in mostra le sue doti di campione, ottenendo il quinto posto sul circuito italiano e proseguendo la sua striscia positiva con due sesti posti nelle successive due gare. Grazie ai 4 punti ottenuti da Piquet nelle prime due gare stagionali, al volante della vecchia B190, e ai vari piazzamenti in stagione, nonostante l'affidabilità altalenante della B191 a fine campionato il team Benetton ottiene il quarto posto in classifica costruttori, totalizzando 38,5 punti e ottenendo anche una vittoria con il tre volte Campione del mondo Piquet in Canada, l'ultima della sua grandissima carriera. 




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