FONDMETAL GR02 Ford-Cosworth HBA5

   La stagione 1991, la prima vissuta da Gabriele Rumi come team manager della sua scuderia Fondmetal che porta in pista la monoposto Fomet-1 costruita nell'omonimo atelier britannico di Bicester diretto da Robin Herd, si chiude in in modo del tutto insufficiente con sei qualificazioni, su 14 gare, di cui solo tre portate al termine senza ottenere punti. Alla fine del 1991 l'accordo con la Fomet viene rescisso, anche perchè l'atelier inglese stringe accordi con altre scuderie per la cura delle relative monoposto, e Gabriele Rumi decide di affidare alla Astauto del designer argentino Sergio Rinland la progettazione di una nuova vettura che, questa volta, intende siglare con le proprie iniziali "GR". L'incarico alla Astauto viene formalizzato solo nel mese di novembre e di conseguenza i progetti di Herd per realizzare la Fomet-2, già in fase avanzata, vengono dirottati verso la Larrousse e venduti alla scuderia francese per realizzare la Venturi LC92, mentre il lavoro di Rinland per realizzare la nuova Fondmetal comincia notevolmente in ritardo.

FONDMETAL GR02, Gabriele Tarquini
Montréal, GP del Canada 1992 

   Per l'inizio della stagione 1992 la scuderia bergamasca è così costretta a cominciare il Campionato con una versione solo leggermente rivista ed aggiornata della precedente Fomet-1 che viene però ribattezzata GR01, come voluto dallo stesso Rumi. I due chassis dell'anno precedente vengono modificati per accogliere la nuova motorizzazione disponibile per la stagione '92. Infatti al posto del vecchio Cosworth DFR, Rumi ottiene dalla Ford i ben più potenti HBA5, utilizzati nel 1991 dalla Benetton. Oltretutto per la nuova stagione l'impegno della Fondmetal raddoppia con due vetture che vengono schierata al via del mondiale, affidate al debuttante pilota svizzero Andrea Chiesa e all'italiano Gabriele Tarquini, già pilota Fondmetal nel finale stagione '91.

FONDMETAL GR01, Gabriele Tarquini
Montecarlo, GP di Monaco 1992

   Proprio per questo motivo vengono assemblate altre due vetture utilizzando ancora il vecchio chassis della Fomet-1. La GR01 viene utilizzata nelle prime sei prove della stagione '92 ma, nonostante la motorizzazione più potente colleziona solamente una serie di mancate qualificazioni con Chiesa, mentre Tarquini riesce a ottenere l'accesso alla gara in tutte le occasioni pur essendo sempre costretto all'abbandono per noie meccaniche, senza mai arrivare alla bandiera a scacchi. Nel frattempo nel quartiere londinese di Tolworth, presso la sede della Astatuto, Sergio Rinland e l'aerodinamico Hans Fouche, già con Rinland in Brabham dove hanno realizzato l'ultima monoposto della storica scuderia inglese, si lavora alacremente per realizzare la nuova GR02.

FONDMETAL GR02, Gabriele Tarquini
Magny-Cours, GP di Francia 1992

   Il primo prototipo viene terminato solo agli inizi del mese di maggio e portato in pista per la prima volta sulla pista privata della Ferrari, a Fiorano. Viene portata come vettura di riserva nelle gare di Imola e Monaco, ma solo a metà giugno, in occasione del Gran Premio del Canada, viene giudicata pronta per essere utilizzata in gara anche se solo con Gabriele Tarquini. La vettura possiede, almeno sulla carta, delle potenzialità notevoli che non possono però essere sviluppate come probabilmente meriterebbero, a causa dei problemi economici che la Fondmetal deve affrontare soprattutto nella seconda parte della stagione. Spinta dal potente motore Ford HBA5, la GR02 ha anche il nuovo cambio XTrac semiautomatico a sei rapporti ed un rinnovato disegno delle sospensioni anteriori e posteriori, oltre che una raffinata aerodinamica con il musetto rialzato e con un interessante alettone incorporato, in stile Jordan 191, ma con un doppio profilo alare. Al posteriore Fouche riprende le forme sinuose e avvolgenti che caratterizzano le moderne Formula 1, donando alla GR02 un aspetto piacevole e proporzionato.

FONDMETAL GR02, Eric Van de Poele
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1992 

   Nonostante le buone prestazioni messe in luce nel giro singolo, che le permettono sempre un'agevole qualificazione, il problema della vettura è nell'affidabilità e solo in due occasioni la GR02 riesce a raggiungere il traguardo. Il decimo posto ottenuto a Spa-Francorchamps dal belga Eric van de Poele, che dal Gran Premio d'Ungheria sostituisce Chiesa, rimane il miglior risultato stagionale oltre che quello della breve storia della Fondmetal in Formula 1. Lo sforzo economico profuso da Rumi per tentare di alzare l'asticella si rivela però eccessivo e ormai senza più soldi, dopo una fallita trattativa con Tom Walkinshaw per la vendita del team, Gabriele Rumi decide di chiudere i battenti dopo la gara di Monza e rinunciare alla partecipazione delle ultime tre gare stagionali. 





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