Il 23 aprile 1987 Chrysler acquisisce il 100% del controllo della Lamborghini per una spesa di 25,2 milioni di dollari, acquistando dai fratelli Mimran il marchio del costruttore italiano di Sant'Agata Bolognese ormai sull'orlo del fallimento. L'ingresso del marchio americano porta liquidità nelle casse della Lamborghini e viene così varato un programma per la partecipazione al mondiale di Formula 1 come fornitore di motori. A tale scopo viene fondata nel 1988 a Modena una divisione separata, la Lamborghini Engineering, con Daniele Audetto alla presidenza e Mauro Forghieri alla direzione tecnica, entrambi di provenienza Ferrari. Dopo aver fornito per due stagioni il proprio motore LE3512 V12 alla Larrousse-Lola, e successivamente a Lotus e Ligier, nel 1990 il finanziere messicano Fernando Gonzalez Luna commissiona alla Lamborghini Engineering il progetto di una vettura completa in modo da entrare in Formula 1 con un proprio team, cui il messicano da il nome GLAS (Gonzalez Luna Auto Scuderia).
LAMBO 291, Nicola Larini
Hockenheimring, GP di Germania 1991
La realizzazione della monoposto viene affidata ovviamente a Mauro Forghieri, ingegnere di lunga militanza nella massima serie ma soprattutto già in Lamborghini dove ha realizzato il V12 da Formula 1. Verso la metà del 1990 il primo prototipo della nuova monoposto è pronto per essere presentato al pubblico, ma improvvisamente Gonzalez Luna sparisce dalla circolazione e con lui il finanziamento destinato al completamento dell'operazione. Nonostante l'improvviso ritiro di Luna, il progetto è ormai a buon punto e i vertici Chrysler decidono di continuare con il progetto. Grazie all'intervento dell'imprenditore italiano Carlo Patrucco, all'epoca vicepresidente di Confindustria, viene siglato un accordo che porta nelle casse del nascente Modena Team la bellezza di 21 miliardi di vecchie lire con le quali affrontare la stagione 1991.
LAMBO 291, Eric van de Poele
Monza, GP d'Italia 1991
Mauro Forghieri rimane alla direzione tecnica del team che assume l'ex Alfa Romeo Mario Tollentino come progettista, coadiuvato dal giovane Peter Wyss. La vettura prototipo, chiamata Lambo 1 e che utilizza soluzioni da utilizzare sulla vettura definitiva, viene portata in pista per la prima volta sul circuito di Imola dal veterano Mauro Baldi a fine 1990 e per la nuova stagione viene presentata la nuova Lambo 291 che viene affidata ai piloti titolari, l'italiano Nicola Larini e il belga debuttante Eric van de Poele. La nuova 291 è completamente diversa dalle Formula 1 contemporanee e si caratterizza per le pance laterali molto piccole e di forma triangolare, che ricordano quelle della Mercedes W13 del 2022, al cui interni i radiatori sono posizionati inclinati. Il musetto ha ancora la classica forma allungata e bassa, senza seguire la nuova tendenza del muso rialzato. Al posteriore le pance degradano rapidamente lasciando però scoperti gli scarichi dell'ingombrante V12 Lamborghini, oltre che il reparto sospensioni e la scatola del cambio.
LAMBO 291, Nicola Larini
Interlagos, GP del Brasile 1991
Nonostante gli sforzi per contenere il peso, la nuova 291 supera abbondantemente i 510 kg ma si rivela comunque abbastanza competitiva, cogliendo sorprendentemente il suo miglior risultato al debutto nel Gran Premio di Phoenix, dove Nicola Larini si qualifica in 17ª posizione e termina al 7º posto, anche se con 3 giri di distacco dal vincitore. La 291 sfiora nuovamente la zona punti a Imola, dove Eric van de Poele risale la classifica fino al 5º posto quando nel corso dell'ultimo giro ha dei problemi con la pressione del carburante e finisce la gara in 9ª posizione. Dopo queste eccellenti prestazioni, il progredire delle vetture della concorrenza riportano la Lambo 291 nel limbo e per le successive cinque gare entrambe le monoposto non superano le pre qualifiche del venerdì. Grazie però al settimo posto di Larini a Phoenix nella seconda metà della stagione le due Lambo 291 accedono direttamente alle qualifiche del sabato anche se il solo Larini riesce a qualificarsi per la gara della domenica in tre occasioni, senza però ottenere risultati di rilievo.
LAMBO 291, Eric van de Poele
Adelaide, GP d'Australia 1991
Durante la stagione la situazione interna della squadra peggiora progressivamente con il team che si indebita in modo sempre più pesante con il passare dei mesi, mentre a Forghieri viene tolta la direzione tecnica e richiamato dalla Lamborghini Engineering per progettare un nuovo propulsore più leggero e moderno del 3512. Vista la situazione, lo stesso Forghieri tenterà più tardi, di rendere il Modena Team indipendente dalla Lamborghini, senza però riuscire a trovare un adeguato supporto finanziario e, nonostante sia già sulla carta il progetto per una nuova monoposto, il team chiuse i battenti a fine anno, dopo appena un anno in Formula 1, in modo deludente con zero punti e con il quattordicesimo posto in classifica generale, davanti alle sole AGS, Fondmetal, Arrows e Coloni.
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