La conquista del quarto titolo costruttori consecutivo da parte della McLaren nel 1991 non consente a Ron Dennis di dormire sonni tranquilli. La forza della Williams FW14, messa in mostra durante la stagione '91 nonostante frenata da problemi di gioventù della monoposto, si mostra in tutta la sua efficacia durante le prime due gare della stagione 1992, quando la scuderia di Woking utilizza ancora le medesime MP4/6 già viste nel 1991, semplicemente aggiornate alla versione B. La scuderia di Ron Dennis si avvale della medesima e affiatata coppia di piloti che da tre anni portano in pista le monoposto McLaren. Il campione brasiliano Ayrton Senna ottiene un terzo posto in Sud Africa e un ritiro in Messico mentre il coriaceo austriaco Gerhard Berger va a punti in entrambe le occasioni, ottenendo però solamente un quarto e un quinto posto.
McLAREN MP4/7, Ayrton Senna
Montréal, GP del Canada 1992
Nei progetti di Dennis la nuova monoposto MP4/7 dovrebbe debuttare in Spagna, nella quarta gara stagionale, ma lo strapotere Williams porta gli ingegneri McLaren ad accelerare i tempi facendola debuttare a Imola in occasione del Gran Premio di San Marino, terza prova mondiale e prima europea. Sotto la direzione tecnica di Neil Oatley lavora un nutrito gruppo di ingegneri composti da Matthew Jeffreys in qualità di responsabile del progetto, David North come ingegnere capo per il reparto trasmissione, David Neilson per il reparto sospensioni, Bob Bell è il responsabile di ricerca e sviluppo, mentre Henri Durand, in arrivo dalla Ferrari, si occupa del reparto aerodinamico. L'ingegnere Honda, Osamu Goto, si occupa invece dello sviluppo del nuovo motore Honda RA122E/B V12 che in questa ultima stagione di presenza sulle monoposto McLaren sviluppa ben 775 cv a 14.500 giri. La MP4/7 è infatti l'ultima McLaren ad utilizzare il potente propulsore della casa del sol levante, almeno fino al 2015 anno in cui il binomio McLaren-Honda si rivede nella massima serie.
McLAREN MP4/7, Gerhard Berger
Montréal, GP del Canada 1992
La nuova McLaren non è una semplice evoluzione della vettura del 1991 ma, soprattutto dal punto di vista delle tecnologie utilizzate, rappresenta una vettura rivoluzionaria anche se certamente non all'altezza della “spaziale” Williams FW14B. Come ormai largamente utilizzato in Formula 1, anche sulle vetture di Woking compare il cambio elettronico semiautomatico, sviluppato con l'aiuto della Techniques d'Avant Garde (TAG) e dotato di un sistema che permette al pilota di tenere il piede premuto sul pedale dell'acceleratore durante il cambio marcia, poiché il classico cavo è stato sostituito con un sensore elettronico. Inoltre la centralina del cambio controlla automaticamente la velocità del motore, l'adattamento dei giri e l'attivazione della frizione, ottimizzandoli per accelerare le cambiate. La MP4/7 viene anche dotata di un sistema innovativo di sospensioni attive non utilizzato però mai in gara perché ritenuto poco affidabile.
McLAREN MP4/7, Ayrton Senna
Montecarlo, GP di Monaco 1992
A livello estetico la maggiore differenza si nota all'anteriore dove il nuovo telaio monoscocca in fibra di carbonio ha ora la classica forma stondata e allungata tipica delle moderne formula 1, abbandonando le forme squadrata tipiche delle precedenti MP4, ma la caratteristica principale è che lo stesso telaio ha anche funzione di carrozzeria ossia senza il guscio di carrozzeria applicato nella parte superiore ma integrato nella struttura del telaio stesso. Nonostante gli innegabili vantaggi del musetto alto, Oatley preferisce proseguire con il classico musetto basso e con i baffi dell'alettone anteriore applicate lateralmente ad esso. Le pance laterali e il retrotreno della nuova monoposto riprendono invece quasi fedelmente le forme della precedente MP4/6, già ottima come efficienza aerodinamica.
McLAREN MP4/7, Gerhard Berger
Montréal, GP del Canada 1992
La MP4/7 si rivela ovviamente un'ottima monoposto, capace di aggiudicarsi cinque Gran Premi, tre con Senna e due con Berger, tre secondi posti e tre terzi, totalizzando 99 punti e permettendo al team McLaren di terminare il campionato costruttori al secondo posto, dietro alle inarrivabili William-Renault, mentre Senna e Berger ottengono il quarto e il quinto posto nella classifica piloti, preceduti anche da Michael Schumacher al volante della Benetton.
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