Il nuovo anno porta un'importante novità al team italo-britannico Benetton Formula. Le vecchia sede di Witney nell'Oxfordshire, risalente ancora ai tempi della Toleman, viene abbandonata per trasferirsi nella nuova e più tecnologica sede di Enstone, nel West Oxfordshire in Inghilterra. Come ormai abitudine per la Benetton le prime gare della nuova stagione vengono affrontate con la vettura dell'anno precedente, la B191 solo leggermente aggiornata alla versione “B”, in attesa che il gruppo di tecnici gestiti dal team manager Flavio Briatore portino a termine i lavori per la progettazione della nuova B192.
BENETTON B192, Martin Brundle
Suzuka, GP del Giappone 1992
Anche per quanto riguarda i piloti, la scuderia Benetton continua la tradizione che l'ha sempre contraddistinta, ovvero quella di affiancare ad un pilota esperto una giovane promessa. In questo caso, dopo l'addio alle corse del tre volte Campione del Mondo Nelson Piquet, viene ingaggiato il “maturo” pilota britannico Martin Brundle che affianca quello che nei piani di Briatore sarà il futuro campione, il giovane tedesco Michael Schumacher, già al volante delle monoposto di Briatore nel finale di stagione '91. Proprio nelle mani del tedesco la 191B dimostra ancora tutte le sue potenzialità conquistando un quarto posto in Sud Africa e due terzi posti in Messico e Brasile, mentre Brundle paga lo scotto del nuovo arrivato, ottenendo solo tre ritiri. Per la nuova stagione la direzione tecnica del team passa completamente nelle mani del capace Ross Brawn, ingegnere inglese non ancora quarantenne che ha iniziato giovanissimo come meccanico della March, poi in Williams e dal 1989 al 1991 ha fatto la fortuna della Jaguar progettando la "XJR-14" che ha vinto il Campionato del Mondo Sport Prototipi.
BENETTON B191B, Michael Schumacher
Interlagos, GP del Brasile 1992
La prima Benetton firmata da Ross Brawn, la B192, viene disegnata in collaborazione con Rory Byrne, di ritorno in Benetton dopo un breve periodo passato a seguire il fallimentare progetto Reynard F1. Dopo aver lavorato con lui ai tempi della Williams, Brawn vuole al suo fianco Frank Dernie per collaborare al disegno della nuova monoposto, mentre Pat Symonds, presente con ruoli minori nel team fin dai tempi di Ted Toleman, viene promosso al ruolo di responsabile del settore ricerca e sviluppo. Un altro ingegnere interno al team, l'australiano Williem Toet, viene promosso a responsabile per l'aerodinamica della vettura, ruolo che successivamente ricoprirà in scuderie come Ferrari e BAR-Honda, per arrivare fino ai giorni nostri con il team Sauber e Alfa Romeo Racing. Nel nutrito gruppo di tecnici è presente anche per questa stagione il capo progettista del motore Ford-Cosworth HB, Geoff Goddard, che come nel '91 segue direttamente lo sviluppo del nuovo propulsore fornito in esclusiva al team Benetton. Per cercare di limitare il divario di prestazioni con i V10 Renault e Honda e il V12 Ferrari, Goddard sviluppa ulteriormente il V8 HB alla specifica “7”, in grado ora di girare a 13.000 giri/min, erogando 680 cv, circa 20 in più della precedente versione.
BENETTON B192, Michael Schumacher
Suzuka, GP del Giappone 1992
La B192 é ben disegnata e grazie al nuovo telaio progettato da Brawn e ad un'aerodinamica particolarmente efficiente, la vettura si dimostra agile e facile da guidare ma soprattutto competitiva e molto affidabile. Debutta in Spagna, nella quarta gara della stagione, con una nuova livrea che perde il blu delle pance per assumere una colorazione completamente gialla e verde, i colori del main sponsor Camel e del gruppo Benetton. Nonostante l'assenza di ausili elettronici come il cambio semi-automatico, le sospensioni elettroniche e il controllo di trazione, usati ormai da molte altre scuderie, alla sua prima gara sale sul podio con Schumacher che si piazza al secondo posto dietro all'inarrivabile Williams di Mansell ma davanti alla Ferrari di Alesi e alla McLaren di Berger. In tutte le rimanenti 13 gare del campionato '92 la B192 ottiene sempre un piazzamento a punti, a riprova della bontà del progetto. Soprattutto il granitico Brundle vede la bandiera a scacchi ben 11 volte, salendo 5 volte sul podio. Schumacher é invece costretto al ritiro in 4 occasioni ma con la B192 sul circuito di Spa-Francorchamps, dove aveva debuttato 12 mesi prima, ottiene la prima delle sue 91 vittorie in carriera.
BENETTON B192, Martin Brundle
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1992
Grazie anche ai risultati ottenuti nelle prime tre gare stagionali, il tedesco si piazza terzo nella classifica piloti, dietro al duo Williams, Mansell e Patrese, ma davanti al Campione del Mondo in carica Ayrton Senna. Subito dietro al brasiliano si classifica invece Martin Brundle che con 38 punti e il sesto posto in classifica ottiene il suo migliore risultato in carriera nella massima serie. Grazie a 13 presenze sul podio e ad una affidabilità invidiabile delle proprie monoposto, il team Benetton ottiene il terzo posto nella classifica costruttori con 91 punti, fino ad allora il miglior risultato della sua ancora breve storia.
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