Il forte indebitamento accumulato dal team Minardi nel 1991 dovuto alla costosa fornitura dei motori Ferrari e alla perdita dello sponsor Pioneer, preclusione voluta dalla stessa scuderia di Maranello del contratto ottenuto da Giancarlo Minardi con la Pioneer, obbligano la piccola squadra faentina ad affrontare il 1992 sotto ad una spada di Damocle. Per la nuova stagione Minardi decide di affidarsi alla Lamborghini per la fornitura del motore V12 3512, progettato dall'ingegnere Mauro Forghieri e già utilizzato nel '91 dalle Ligier e dalle monoposto del Modena Team gestite dallo stesso Forghieri.
MINARDI M192, Gianni Morbidelli
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1992
L'utilizzo del V12 Lamborghini permette al team faentino di risparmiare circa il 20% sul costo del motore ma nonostante ciò la penuria di liquidità della piccola scueria faentina non permettono all'Ingegnere Aldo Costa, ancora direttore tecnico del team, di realizzare in tempi brevi la nuova M192. La stagione si prospetta difficile e la Minardi è così costretta inizialmente a schierare la vettura dell'anno precedente, rinominata M191B e aggiornata per ospitare il nuovo motore Lamborghini.
MINARDI M191B, Christian Fittipaldi
Hermanos Rodriguez, GP del Messico 1992
Al fianco del confermato pilota italiano Gianni Morbidelli, viene schierato il debuttante brasiliano Christian Fittipaldi, nipote del due volte Campione del Mondo Emerson e campione in carica di Formula 3000 ma soprattutto forte di una dote di 1 milione e mezzo di dollari, utilissimi al team per la progettazione della nuova monoposto. La nuova M192 viene progettata ancora da Aldo Costa, sempre coadiuvato dall'ingegnere aerodinamico Rene Hilhorst, ma con i pochi fondi a disposizione non può che essere una semplice evoluzione della precedente M191 e, nonostante un telaio migliorato e più rigido, mostra ancora gli stessi problemi aerodinamici e di affidabilità già manifestati nella passata stagione. Inoltre la guidabilità è compromessa, oltre che dall'eccessivo peso del V12 Lamborghini, da un complicato disegno della sospensione anteriore parzialmente risolto dopo l'intervento di Gustav Brunner, aggregato al team verso la fine della stagione e che ha introdotto modifiche di dettaglio che hanno però migliorato la maneggevolezza dell'auto.
MINARDI M192, Alex Zanardi
Hockenheimring, GP di Germania 1992
Ulteriore problema per il team di Faenza è la scarsa potenza del motore che arriva a malapena a passare i 650 CV, notevolmente inferiore a quella dei migliori propulsori concorrenti, anche se dal Gran Premio d'Italia la squadra riceve i motori con specifica "B" che sono in grado di erogare una manciata di cavalli in più. Dal punto di vista dei risultati la stagione inizia in maniera difficile, con Morbidelli e Fittipaldi costretti al ritiro tre volte ciascuno nelle prime quattro gare, disputate con la vecchia M191B. Anche dopo l'esordio della nuova M192, avvenuto a Imola in occasione del Gran Premio di San Marino, i risultati non migliorano, anche se la migliorata affidabilità consente alle vetture di vedere più spesso la bandiera a scacchi. Fittipaldi è anche protagonista di un grave incidente nelle prove del Gran Premio di Francia che lo costringe a saltare le successive tre gare, sostituito dall'italiano Alex Zanardi.
MINARDI M192, Gianni Morbidelli
Hockenheimring, GP di Germania 1992
Solamente dopo l'intervento di Brunner le cose migliorano leggermente e nelle ultime gare la vettura ritrova competitività, con Fittipaldi che conquista l'unico risultato utile in stagione, il sesto posto nel Gran Premio del Giappone. La Minardi chiude quindi la stagione con un solo punto, classificandosi dodicesima nella classifica costruttori.
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